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Le giornaliste di moda non mangiano il tiramisù

14 Gennaio 2012
Un racconto intelligente sul riciclo alimentare
Nertila è una bambina albanese che vive da poco in Italia, proprio di fronte al palazzo davanti a quello del suo più caro amico, Lorenzo. Nertila ha una grande passione: il calcio, ed è un vero bomber, in grado di spiazzare tutti i giocatori avversari con dei guizzi incredibili dal fondocampo. Il problema è che nessuno lo sa, perché nella nuova scuola italiana i maschi non vogliono farla giocare: ma quando Giò si rompe una gamba, pur di trovare l'undicesimo giocatore i bambini di quarta la fanno scendere in campo, e per la nuova punta della squadra è subito un successo strepitoso.
Un pomeriggio accade un fatto apparentemente ordinario, destinato però ad avere importanti conseguenze: un cross di Nertila finisce diretto nella finestra della sala mensa e la bambina, assieme a Lorenzo, entra di soppiatto per tentare di riprendersela. Qui si apre loro un mondo sinora sconosciuto: Filo, il ragazzo addetto al servizio mensa, sta gettando nell'immondizia tutti gli avanzi del cibo della giornata. Lorenzo e Nertila sono sconvolti nel vedere come, indistintamente, finiscano al macero gli yogurt alla ciliegia ancora sigillati, le pere, il pane avanzato ed intonso, anche se i puzzolenti cavolfiori gratinati per loro sono un autentico orrore. Tornati in cortile, raccontano la vicenda ai compagni di squadra, dopodiché la mamma di Lorenzo passa a recuperare il bambino, Nertila e Agnese, una terza compagna la cui madre è una giornalista di moda. Durante il tragitto in macchina, i ragazzi raccontano quando è successo e Agnese conferma che nella mensa della madre, dove le giornaliste toccano pochissimo cibo per mantenersi sempre in linea, il cuoco si ostina a preparare tre volte la settimana le lasagne che regolarmente finiscono nei sacchi neri, così come il tiramisù. Lorenzo e Nertila sono indignati; intanto la mamma rincara la dose spiegando che anche nel supermercato dove lavora il papà di Lorenzo, la sera, tantissime derrate in ottimo stato di conservazione finiscono nella spazzatura solo perché prossime alla scadenza: biscotti al cioccolato, piselli, maionese, pasta, formaggi...
Nertila è una bambina molto matura: è orfana di padre, la mamma lavora come custode nel suo palazzo e stanno sempre attente a non sprecare il cibo, un bene prezioso. D'altra parte anche Lorenzo è un ragazzino estremamente riflessivo, e un servizio dato proprio quella sera dal telegiornale sui nuovi poveri costretti dalla crisi a mangiare negli istituti di carità, lo amareggia parecchio. Così, tornati il pomeriggio seguente da Filo, cercano assieme una soluzione, che verrà... da Facebook: Filo è, infatti, un appassionato di social network, e proprio chattando viene a sapere di un'organizzazione che si occupa di raccogliere quotidianamente il cibo cotto e fresco avanzato dalle mense scolastiche e aziendali, dai supermercati, dagli alberghi, ristoranti e ospedali e lo redistribuisce agli istituti di persone bisognose d'aiuto. Quest'organizzazione gestita da volontari si chiama Banco Alimentare e Filo ha già preso contatti, in accordo col suo capo, perché due responsabili facciano un sopralluogo nella mensa scolastica. La vicenda ha un esito felice: ogni giorno un furgoncino bianco si presenterà in mensa a raccogliere gli avanzi, e allo stesso modo un altro furgoncino partirà alla volta del supermercato del papà di Lorenzo, per recuperare la merce invenduta e ancora commestibile.
Una storia fatta di personaggi di fantasia, ma che affonda sulla ingombrante verità degli sprechi alimentari, risorse inimmaginabili che con la grande dedizione dei volontari potrebbero essere tutte riorientate ai bisognosi. Una bella lezione moderna, quella di Jeanne Perego, che ha lavorato in stretto contatto con il Banco Alimentare e ne ha conosciuto la fatica e le soddisfazioni. Perché il cibo sprecato è uno schiaffo assurdo non solo alla povertà, ma anche all'intelligenza di ognuno di noi.

Le giornaliste di moda non mangiano il tiramisù
Jeanne Perego
Ill. di Nadia Cumbo
2010, pagg 60
Itaca Editore, euro 9 - in collaborazione con il Banco Alimentare
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