Quando la signora Liana, cinofila ligure, decide di seguire una vivace randagia fino alla sua tana, non immagina nemmeno cosa sta per trovare. Là, in mezzo alla paglia e alle macerie di un vecchio covile, sta un povero randagio, accecato da un colpo di fucile, che la cagna ha scelto di assistere come compagno di disavventure.
Inizia così la storia di Hansel e Gretel, due cani ribattezzati con i nomi dei fratellini abbandonati dell'omonima favola, che anziché dalla strega devono qua sfuggire ai maltrattamenti dell'uomo. La loro storia, come quella di tanti altri randagi, ruota attorno alla 'zuppa', quella zuppa che una cagna in buona salute decide di procurare e dividere con un compagno più sfortunato, altrimenti condannato a morire di fame. Alla loro storia si accostano, nei racconti della signora Liana, quelle di tanti altri cani maltrattati, sfruttati, abbandonati, che ci riportano a parlare di uno dei temi meno discussi dell'attualità del nostro paese, il randagismo e l'incessante attività dei volontari nel tentare di aiutare coloro che da secoli vengono definiti 'i migliori amici dell'uomo'.
Attraverso questi racconti scopriamo la solitudine, la cattiveria e l'ignoranza, ma anche il coraggio, la comprensione e la solidarietà. La 'zuppa' quindi non è più solo la sopravvivenza, il pasto da procurarsi per arrivare al giorno dopo, ma rappresenta quel calore, quella tenerezza e quell'amore che l'uomo troppo spesso nega non solo agli animali, ma ai suoi stessi simili e, a volte, anche a se stesso...
Liana Fiorito Spadoni
Una zuppa per due. La Storia di Hansel e Gretel
Mursia editore
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