“Ciò che Ulisse salva dal loto, dalle droghe di Circe, dal Canto delle Sirene, non è solo il passato o il futuro. La memoria conta veramente – per gli individui, le collettività, le civiltà – solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro, se permette di fare senza dimenticare quel che si voleva fare, di diventare senza smettere di essere, di essere senza smettere di diventare”.
Italo Calvino
Due amiche, unite da comuni ricordi, hanno trasmesso sulla carta alcuni aspetti dei loro sentimenti e delle loro emozioni e della comune passione per il cibo. E’ questo il senso di “C’eran due bimbe in cucina… Ricordi da mangiare” di Rosarita Berardi e Stefania Callegari (Editrice La Mandragora).
Una vera e propria antologia del cibo, un viaggio nella tradizione, un percorso nel mondo del gusto, un atlante dei sapori e dei saperi contadini e della civiltà rurale. Storie di cibo, narrazioni di vita. Più che un libro un contenitore in cui sono raccolti insiemi di rappresentazioni: informazioni, legami familiari, ricordi espressi attraverso codici linguistici assai più coinvolti nella struttura di una trama narrativa del cibo piuttosto che nella descrizione oggettiva di una ricetta; rappresentazioni attente a cogliere l’essenza del cibo che diventa manifestazione e quadro di vita di una cultura trasmissibile nella sua concretezza e nel suo valore simbolico e identitario grazie alla partecipazione a una trama di memoria, valori e tradizione ininterrotte, identificando negli ingredienti e nelle materie prime appartenenti alla comunità locale i principali e normali produttori, conservatori e valorizzatori della territorialità.
La costruzione dell’immagine mentale delle quagliette della Signora Agata piuttosto che dello stufato di cardi e costine diventa l’esito di un processo reciproco di interazione con il lettore a cui le autrici suggeriscono distinzioni e relazioni, realizzando così l’attribuzione di un significato ulteriore al cibo che è quello di far sentire coinvolto il lettore nel ricordo da esso evocato.
Nelle ricette della Berardi e della Callegari il cibo coinvolge la totalità dei sensi: incide sul corpo e sulla mente con i profumi, il gusto e i giochi di colori. Ed il ricordo diventa una significativa maniera per comprendere la specificità di volta in volta espressa dalla civiltà dall’antichità ad oggi.
Il libro è corredato dalle eleganti e suggestive illustrazioni di Jan Guerrini. Tenere e simboliche, le illustrazioni accompagnano il lettore in questo viaggio capace di andare in profondità, nelle radici della cucina tradizionale, facendo diventare essa stessa un’esperienza esistenziale.
Rosarita Berardi & Stefania Callegari
C’eran due bimbe in cucina…Ricordi da mangiare
Editrice La Mandragora 2013
x5
Cibo della memoria, Memoria del cibo
“C’eran due bimbe in cucina… Ricordi da mangiare”
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