Ho acquistato il libro "L'Antichef" nel 2005. In Italia era il periodo dei primi blog di cucina, alcuni dei quali sarebbero poi diventati i blog di riferimento della cucina 2.0, dove trovavi ricette fatte non solo di immagini ed ingredienti (come un qualsiasi libro di cucina) ma anche storie di vita e aneddoti, consigli di cucina farciti di racconti.

Lo stesso meccanismo l'ho ritrovato nel libro di Letizia Nucciotti, scritto nel 2003. Che non ero di fronte al classico libro di cucina l’ho capito dalla copertina, dove si legge "L’Antichef. Dalla tavola alla favola - 500 ricette raccontate" l'autrice infatti riunisce un gran numero di ricette (dagli antipasti ai dolci), consigli di cucina, suggerimenti e spiegazioni che vanno oltre il mero elenco ingredienti/preparazione e nelle stesse pagine ripercorre, sezione dopo sezione, alcuni momenti della sua infanzia, memorie di una vita che l’accompagnano e che ha deciso di condividere con noi tra un buglione di agnello ed una torta rustica al cioccolato rendendo il libro quasi un food blog ante litteram.

Le ricette che vi ha raccolto non sono solo frutto della tradizione toscana più vera, la Nucciotti infatti alterna ai classici come gli gnudi o i pici, i must di altre regioni come le “trenette al pesto” e gli “gnocchi di semolino alla romana” o stravolge delle pietre miliari della cucina tipica come nella ricetta degli "spaghetti alla quasi carbonara" ma non lo fa come una sfacciata ricerca di alternative alla tradizione ma come una palese dichiarazione d'amore verso altri ingredienti che possono arricchire il piatto.

L'Antichef è un libro che andrebbe regalato ad ogni giovane coppia che inizi una vita insieme; dentro c'è tutto quel che serve per vivere la cucina o imparare a farlo: c’è la ricetta degli spaghetti al tonno, dell'arista di maiale arrosto delle fettine alla pizzaiola fino ai contorni più conosciuti come i piselli in umido, le melanzane al funghetto, la peperonata ma ci sono anche idee fatte per stupire gli ospiti come le linguine al finocchietto selvatico o il pollo al sale grosso. Il bello poi è che, come la stessa autrice ripete più volte, molte delle ricette, a seconda delle dosi, possono avere più utilizzi e passare dall'essere un primo all'essere un antipasto o da contorno a piatto unico, un ricettario multiuso che varia in base al periodo, all'occasione e, perché no, all'appetito. Per completare questo viaggio nel mondo della cucina, sotto la guida amorevole e sapiente della cuoca nelle ultime pagine troviamo le marmellate e le conserve, ricette che richiedono solo quel poco di tempo in più per poterci regalare grandi soddisfazioni e sapori spesso dimenticati.

Mancano le foto, in questo libro, per scelta della stessa autrice, ma questo non penalizza l'opera anzi, a mio parere la rende ancora più simile ad un diario, al quaderno di ricette che ognuno di noi ha o vorrebbe avere in casa, dove ogni tanto oltre ai consigli di mamme, nonne o amiche si appuntano anche pensieri, ricordi, profumi di vita.

Dalle pagine dell'Antichef esce una cucina vera con la V maiuscola, una cucina autentica e ruspante e per questo lo consiglio, per la sincerità che è in ogni pagina (vi sfido a trovare una ricetta che non riesca bene) per la passione che traspare in chi l'ha scritto e per un'attenzione alla sostanza che oggi, nell'epoca dell'estetica a tutti i costi, della cucina creativa, dei finger food e degli appetizer, finisce spesso per essere messa in secondo piano.

Non trovo modo migliore di concludere se non usando le parole della stessa Nucciotti: "Esiste una cucina possibile e non è quella dei grandi cuochi che fanno il loro mestiere lontano dai nostri piccoli fornelli, eccedendo spesso in stile e prosopopea, non è quella delle prelibatezze introvabili, delle ricette lunghe un chilometro per realizzare le quali manca nella nostra dispensa sempre qualcosa di essenziale, [...] La cucina possibile è quella che conserva dignità anche quando assemblando piccole rimanenze riesci in mezz'ora a mettere te e la tua famiglia davanti a qualcosa di preparato la momento, rivendicando il dovere e il piacere di volersi bene, di apparecchiare e di sedersi insieme almeno una volta al giorno."

L'Antichef - dalla tavola alla favola. 500 ricette raccontate
Letizia Nucciotti
Stampa Alternativa - 2003
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