Oggi vi parlo del latte e dei suoi derivati. Alimenti ricchi di calcio, di proteine e di vitamine del gruppo B. Ottimi prodotti, ma non per tutti.

Lo sapevate che nel caso di patologie a livello osseo la scelta migliore è quella di non alimentarsi con latticini o derivati? Molte persone cresciute con la convinzione che assumere latte faccia bene alle ossa prevenendo l’osteoporosi, dovranno ricredersi.

A tal proposito per chiarire la questione, ho chiesto l’intervento di Sara Cordara, nutrizionista e specialista in scienza dell’alimentazione. A lei la parola. 

Cinzia,  inizio con il dire che sembra proprio che aumentare l’introito di calcio con integratori o con latticini e derivati non migliori lo stato di salute delle ossa, e che finisca invece per creare problemi di vario tipo, a volte anche gravi. Io lo definirei quasi il “paradigma del calcio nel latte”.

Quando assumiamo nella dieta troppo calcio, questo implica, come conseguenza, una ridotta capacità di assorbimento di magnesio. È il magnesio che regola gli ormoni responsabili di una buona salute ossea, ed è la carenza di magnesio che compromette gli enzimi che assicurano la loro salute.

L’eccesso di calcio provoca carenza di magnesio, che, a sua volta, riduce l’attività dell’enzima fosfatasi, essenziale per l’assorbimento del calcio nelle ossa. L’enzima fosfatasi contenuto nel latte è stato completamente distrutto dalla pastorizzazione.

Per questo la salute ossea si riduce consumando il latte commerciale invece di quello crudo o materno. L’effetto è stato che, col passare degli anni, il commercio del latte ha portato in tutte le nazioni un incremento del fenomeno delle fratture ossee.

Ringraziandola Dr.ssa Sara Cordara riprendo la parola per invitare a rifletterele persone che soffrono di patologie ossee sui propri acquisti alimentari.Garantirsi la salute con piccoli accorgimenti a tavola, è molto più semplice che intossicarsi con troppe medicine.

Per l'immagine si ringrazia http://www.vivivegan.com/blog/il-riciclo-dei-latticini/