La principale responsabile delle proprietà del caffè, siano esse negative o positive lo esamineremo tra poco, è la caffeina.
Questa sostanza bianca, inodore e dal sapore amaro, rappresenta il vero e proprio principio attivo della bevanda, ed è presente in ogni tazzina di caffè per una quantità pari a 100 mg.
Quando figurano alcune condizioni patologiche quali ipertensione, cardiopatie di vario genere, gastrite, ulcera o dolori artroarticolari, una regolare assunzione di caffè è sconsigliata.
Nei soggetti normali tuttavia, soprattutto nei casi in cui si affronti una dieta dimagrante, il caffè presenta caratteristiche che erano considerate fino a poco tempo fa negative, e che invece si sono rivelate non solo utili al ritrovamento del peso forma, ma anche benefiche per la salute generale dell’organismo.
Il caffè infatti aumenta la resistenza dei muscoli alla fatica, incrementando le contrazioni del tessuto muscolare, rinforza la potenza cardiaca, amplifica i movimenti respiratori (contribuendo ad una migliore ossigenazione del sangue) e migliora i riflessi, esercitando un effetto positivo sul sistema nervoso centrale. Infine, è utile per contrastare la stitichezza, regolando così il transito intestinale.
Tutte queste caratteristiche erano viste in chiave negativa a causa del fatto che l’abuso di caffè provoca, a seconda della sensibilità individuale, tremori, ipereccitabilità, tachicardia e altri disturbi sgradevoli e complicati da eliminare. Infatti, il caffè sviluppa una sorta di dipendenza, da cui è difficile uscire. Tuttavia, con un consumo regolare ed equilibrato, queste caratteristiche possono essere molto utili in un regime ipocalorico, in quanto rendono il caffè un eccellente acceleratore metabolico, che arriva ad agire sul metabolismo dei grassi e consente di sciogliere più in fretta i depositi di adipe.
La quantità consigliata è una tazzina dopo i pasti, più altre due nel corso della giornata.
Per dosaggi maggiori consigliamo di fare affidamento al buonsenso personale, evitando un uso eccessivo, che può comprometterne gli effetti positivi.
Il caffè contiene inoltre piccole quantità di serotonina, l’ormone del buonumore, e come il cioccolato è utile per combattere il senso di stanchezza e malumore che di solito si accompagna alle diete rigide.
Infine, le pomate e le creme a base di caffeina (soprattutto di caffè verde, cioè non ancora tostato) hanno degli eccellenti e provati effetti anticellulite.
Per l’estate, possiamo aumentare il consumo di caffè con un piccolo trucco, e cioè il caffè freddo.
Shakerando un buon espresso con ghiaccio e zucchero, otterremo una bevanda rinfrescante e tonificante, che ci aiuterà a sopportare la calura estiva e l’eventuale esercizio fisico, senza aumentare le quantità.
Infatti, le due tazzine che berremo rimarranno invariate, ma saranno semplicemente “allungate”!
Perciò, non sentitevi troppo in colpa, la prossima volta che ordinerete un caffè al bar!