Archivio Storico 2011-2017

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La dolce terapia

12 Maggio 2011
Il cioccolato contro la depressione
La depressione è una cosa strana da spiegare a chi non l’ha mai provata. E’ difficile da capire e spesso innervosisce coloro cui tocca avere a che fare con una persona dal perenne “muso lungo”.
Eppure la depressione non è tristezza, non è la lacrima che scende dopo un litigio o una brutta notizia.
La depressione è qualcosa di più profondo. E’ un verme che scava e divora il nostro essere, togliendoci il contatto con le nostre emozioni.
Non è tristezza o rabbia: è il vuoto assoluto. E’ l’assenza delle emozioni e l’allontanamento dei sentimenti.
La depressione è un lunghissimo inverno pieno di neve in cui tutto il mondo sembra lontano e distaccato.
Il consiglio di una psicologa non può che essere quello di aiutarsi ad uscire da questo inverno attraverso una terapia psicologica con uno specialista, ma un valido sostegno a chi soffre del “mal di vivere” arriva da un inaspettato alleato: il cioccolato.
Si usa spesso l’antico trucco di tirare su il morale di una persona preparandole cibi buoni. Non a caso ad un dolce è stato dato perfino il nome di Tiramisù. Oggi però si hanno prove scientifiche a sostegno delle proprietà antidepressive del cioccolato, prove che rinforzano le credenze popolari.
Il cioccolato è un antidepressivo naturale che agisce catalizzando la produzione di endorfine, droghe oppioidi prodotte nel nostro cervello. Le endorfine hanno una composizione simile a quella della morfina per cui il loro effetto primario è quello di alleviare il dolore e dare euforia,.
Il cioccolato contiene feniletilamina, una sostanza che ha una struttura simile alle anfetamine e che ha un ruolo importante anche nella chimica dell’innamoramento. Si tratta dunque anche questa volta di una sostanza già prodotta naturalmente dal nostro organismo.
Inoltre il cioccolato ha la capacità di stimolare la serotonina che induce tranquillità e rilassatezza ed è una fonte di particelle simili per composizione ad un altro neurotrasmettitore, l’anandamide la cui azione produce benessere nell’organismo.
Fortunatamente tutte queste droghe endogene, di cui il cioccolato stimola la produzione nel nostro cervello, sono naturali e indiscutibilmente “legali”. Gli scienziati oltretutto ci rassicurano sul fatto che il cioccolato non provoca dipendenza.
Via libera dunque all’uso terapeutico del cioccolato contro la depressione. Una cura sicuramente molto dolce, capace di strapparci al nostro inverno per riportarci al vivo tepore primaverile.
L’unico svantaggio? Secondo una ricerca presentata all’Eurochocolate di Perugia nel 2009 una donna italiana su quattro preferisce questo dolce al sesso. Che siano meglio i baci di cioccolato di quelli veri? In attesa che ognuno pensi alla risposta più adatta al suo caso godiamoci il cioccolato sicuramente abbondante nelle nostre dispense dopo le feste pasquali e la primavera.
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