La vita va vissuta con fegato. Già i nostri antenati avevano capito quanto questo organo fosse importantissimo per il nostro buon funzionamento fisico.
Rodersi il fegato non è certo una buona cosa quindi vediamo un po’ quale alimentazione è la migliore per mantenere sana questa preziosa ghiandola.
Tanto per cominciare vediamo di capire meglio cosa è il fegato e cosa fa per noi. Il fegato è la più grande ghiandola del nostro corpo. Ha svariate funzioni quali quella di spazzino (ripulisce il sangue), di magazzino (contiene riserve di ferro, vitamine, sali minerali e glicogeno), di addetto alle caldaie (produce e distribuisce le energie necessarie al corpo), vigile del traffico (regola la produzione di ormoni e le vie metaboliche) ed è un perfetto medico, in grado di guarire se stesso e produrre le proteine che costituiscono le piastrine che regolano la coagulazione del sangue. Avere un fegato sano significa inoltre avere un sistema immunitario ben funzionante.
Una dieta equilibrata è indispensabile per mantenere in buona salute il nostro fegato. E’ noto che chi ha problemi di dipendenza da alcol rischia in primis di imbattersi in epatopatie quali epatiti e cirrosi. Il fegato ingrossato identifica il bevitore cronico inequivocabilmente.
Oltre all’alcol, i cibi e i cosiddetti vizi più nocivi per il fegato sono i cibi grassi saturi, i fritti, i cibi grigliati, il tabagismo e l’abuso di medicinali, che vengono anch’essi metabolizzati a livello epatico.
Deleterie anche le grandi abbuffate e il consumo di zuccheri semplici che appesantiscono e sovraccaricano il lavoro del fegato incrementando o sviluppando situazioni di diabete o colesterolo alto.
Non allarmiamoci troppo se abbiamo esagerato e strapazzato il nostro fegato: le sue capacità autoguarenti e una buona dieta depurativa possono farci tornare in forma in pochi mesi, a patto che i danni riportati a livello epatico non siano stati davvero devastanti.
I cibi depurativi, in special modo le verdure, in genere hanno un sapore amaro. Via libera quindi a broccoli, cavoli, cavolfiori, carciofi, asparagi, cicoria, cardo mariano, tarassaco, senape, lattuga romana, bardana, e rucola.
Ottimi anche gli spinaci, le barbabietole, le carote, l’aglio, l’ortica e l’avocado.
I frutti più indicati per depurare il fegato sono il limone, il pompelmo, la mela, la papaya, l’anguria e le noci.
Il pesce, fonte di Omega-3, è importante in una dieta disintossicante, così come i cereali integrali ed in special modo l’orzo.
L’orzo fa bene anche se consumato sotto forma di bevanda.
Altre tisane ottime sono quelle a base di betulla, curcuma, rosmarino, genziana. Il tè verde è anche una buona bevanda per il nostro fegato.
Con un po’ di accorgimenti possiamo come sempre vivere meglio e come sempre acqua, frutta e verdura non possono mai mancare sulla nostra tavola in qualsiasi stagione.
Resta il tempo per una curiosità. Da sempre la parola per identificare tutto ciò che ha a che fare con il fegato è “epato”, termine di origine greca che deriva da “hepatos” e che poco ha a che vedere con il nome con cui chiamiamo questo organo. Da dove arriva allora il nome “fegato”? Nell’antica Roma uno dei piatti più apprezzati era a base di fegato d’oca cucinato con i fichi chiamato “iecurficatum”. E’ dal nome di questo piatto che è derivato il nome “fegato”. Ebbene sì, una ricetta ha dato il nome ad un organo del nostro corpo: potere della buona cucina!
per la foto si ringrazia http://ww2.unime.it/donazioneorgani/index.php?option=com_content&task=view&id=27&Itemid=9
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Il cibo in testa