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L’infanzia rubata

28 Novembre 2012
Lo strano caso della pubertà precoce e le cause alimentari
I dati stanno riportando casi sempre più frequenti di bambine con menarca (primo ciclo mestruale) già attorno ai 6 anni. Negli ultimi 15 anni si è passati da un’incidenza del 3% ad una del 5% anche a livello italiano. Normalmente i primi segni di pubertà si dovrebbero avere attorno agli 8 anni per le bambine e attorno ai 9 per i maschietti. Da questi primi segni al menarca passano ancora diversi anni, poiché la media è attorno ai 12 anni.

Cent’anni fa l’età di inizio della pubertà era addirittura attorno ai 16 anni. Cos’è cambiato in questo periodo? Cosa ha fatto accelerare la crescita umana? Come può essere possibile che sempre più spesso la pubertà si presenti così precocemente in persone che avrebbero tutto il diritto di pensare a giocare con una bambola più che pensare a scegliere un assorbente con o senza ali?

Siamo su una rivista di cibo e suppongo che parte della risposta venga spontanea: l’alimentazione ha contribuito notevolmente a questo cambiamento importante.

Sembra strano, ma nella storia dell’umanità, in tempi di carestia, guerra e crisi particolari, si è notato un rallentamento della crescita. Questo a quanto pare è dovuto alla carenze alimentari che hanno portato ad uno sviluppo fisico più lento. Se questo dato faceva pensare ad uno squilibrio dovuto alla malnutrizione, oggi si cerca di interpretare questo andamento dello sviluppo umano sotto un’altra chiave.

Gli studi stanno mettendo in luce che l’alimentazione ha un’importanza primaria anche nel determinare la velocità di sviluppo del nostro corpo. Il dato allarmante è quello che riguarda ancora una volta l’obesità: le bambine sovrappeso corrono maggiori rischi di incappare in una pubertà precoce rispetto alle normopeso.

Al vaglio c’è ovviamente anche l’influenza che gli ormoni somministrati agli animali da allevamento a scopo alimentare, possa essere esercitata su chi consuma la loro carne. Anche in questo caso i dati sembrerebbero dimostrare che le bambine che consumano carne comune abbiano percentuali più alte di rischio di quelle che mangiano alimenti biologici.

A livello psicologico, una crescita fisica così prematura quasi mai è parallela ad una maturazione psico-emotiva. Le bambine in questo caso hanno in genere le ripercussioni maggiori, anche se i bambini precoci non sono certo esenti dallo sviluppare problemi di ansia e scarsa autostima nel dover affrontare questo sviluppo anticipato.

Nel caso soprattutto che si tratti di persone sovrappeso, lo svilupparsi dei tratti sessuali, dei disturbi legati al ciclo mestruale e dei cambiamenti nella struttura fisica, possono portare ad un disagio che può condurre all’isolamento, alla depressione ed una serie di crisi che possono dare problemi psicologici anche seri.

La sensibilità dei genitori o degli insegnanti nel rassicurare i bambini con sviluppo precoce è davvero molto importante per prevenire ripercussioni pesanti.

Ancora una volta viene ribadito il concetto che siamo ciò che mangiamo. I risultati di un’alimentazione sregolata e malsana avranno sempre delle ripercussioni gravi su di noi.
Se mangiamo in modo equilibrato e sano, anche il nostro organismo si svilupperà di conseguenza e le uniche ali a cui potranno pensare le nostre bambine saranno quelle della fantasia.
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