Chi non beve in compagnia o è un ladro o è una spia. Se questo motto invita chiunque a bere assieme agli amici, da oggi il proverbio vale anche per il cibo.
Le recenti ricerche pubblicate sull’American Journal of Clinical Nutrition hanno reso noto che chi frequenta un amico grasso ha più probabilità di ingrassare a sua volta. Un epidemia contagiosa? No, semplice dinamica sociale che ci porta a consumare per imitazione più cibo se viviamo con persone che ne abusano.
L’effetto è riscontrabile infatti anche nelle famiglie: con l’aumentare di peso di uno dei componenti è più facile che mettano più chili anche gli altri familiari.
I fattori possono essere molteplici e non sono ancora ben chiari agli studiosi.
Uno dei motivi potrebbe essere l’imitazione.
Vedere mangiare abbondantemente il nostro modello (madre, padre o migliore amico) porterebbe ad aumentare la quantità di cibo che ingeriamo.
Un altro fattore interessato al fenomeno potrebbe essere la distrazione con cui assumiamo i pasti se siamo in compagnia. Distrarsi con discorsi e risate durante un pranzo o una cena può far dimenticare ciò che stiamo mangiando. Ciò porta a non valutare bene la quantità di cibo che stiamo ingerendo. Per distrazione finiamo così per mangiare più del dovuto.
Un altro motivo, portato a spiegazione dai ricercatori, potrebbe essere l’abitudine che pian piano sviluppiamo nel vedere persone a noi care e “affini” sempre più rotonde e abbondanti. Le prospettive cambiano e non ci accorgiamo di aumentare di peso anche noi. E’ una sorta di fenomeno in cui il nostro mondo lentamente ingrassa e si allarga senza che noi riusciamo ad accorgercene, se non salendo su una bilancia o realizzando che i vestiti ripresi da un anno con l’altro, al cambio di stagione, sono diventati troppo stretti.
Come fare per impedire questo domino del sovrappeso? Difficile dirlo. Certo non è una soluzione quella di isolare il membro del gruppo in aumento di peso. In famiglia si potrebbe delegare chi cucina per tutti a gestire le quantità di cibo in modo più oculato e mirato.
Nel gruppo dei pari è più difficile gestire le calorie. Forse si potrebbe coinvolgere la propria compagnia in attività sportive collettive per smaltire stuzzichini e happy hours ipercalorici. Via libera quindi ad una bella passeggiata tutti assieme dopo la pizza, o ad un torneo di pallavolo o calcio nel fine settimana.
Un po’ di fantasia e anche il contagio calorico si può tenere a freno. Nel frattempo forse i ricercatori sapranno fare più luce sulle dinamiche di questo fenomeno del “sovrappeso virale”.
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Ingrassare è contagioso
Chi ha amici sovrappeso aumenta di peso più facilmente
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Il cibo in testa