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Depressione e Obesità, quale correlazione?

07 Giugno 2012
Scoperta la frequente compresenza tra questi due mali dei tempi d’oggi
Pensare che una volta si credeva che le persone grasse fossero le più allegre. Oggi purtroppo le ricerche dimostrano che depressione e obesità vanno spesso a braccetto.
I dati sono piuttosto sconcertanti: si stima che la percentuale di rischio di sviluppo di depressione, in caso di obesità, vada dal 50% al 150% per cento in più rispetto al normopeso.

Sicuramente esiste una correlazione tra i due mali, ma i ricercatori stanno ancora cercando questo nesso importante, che potrebbe permettere di trovare più facilmente un rimedio per entrambi i problemi.

Cercando questa connessione, ci si è contentati sui meccanismi di produzione della dopamina, sostanza prodotta dal cervello e implicata sia nella depressione, sia nel piacere dato dal mangiare.
Il rilascio di dopamina nel cervello da una sensazione di piacere. Questa sostanza funge quindi da ormone, regolando le nostre voglie e passioni e portando appagamento anche nel consumo di cibo.
Era quindi scontato che le ricerche si sarebbero orientate a capire meglio le implicazioni di questo importante neurotrasmettitore.

I dati finora accertati hanno rilevato che, quando si mangia un cibo ricco di zuccheri e grassi, si ottiene un immediato rilascio di dopamina. Questo porta una sensazione di piacere all’organismo che dura però brevemente. Nel giro di poco tempo la dopamina viene riassorbita e questo provoca un abbassamento dell’umore che porta a consumare nuovamente grassi e zuccheri.
Il ciclo continuo di euforia e abbassamento dell’umore, dato dall’assunzione di cibi sbagliati, favorisce sicuramente l’insorgere della depressione.

Stando a questa teoria, facilmente verrebbe spiegata l’associazione tra obesità e depressione.
Le ricerche proseguiranno quindi anche in questa direzione e speriamo che prima o poi si ottengano i dati necessari per capire come migliorare la vita di chi soffre di questi due mali.

Resta il problema, a prescindere dagli effetti depressori degli zuccheri, della discriminazione sociale delle persone obese.
Chi soffre di questa patologia, perché di una vera e propria malattia si tratta, viene spesso additato ed emarginato, quasi fosse una colpa essere obeso.
Questo porta ovviamente la persona colpita da questa patologia ad un alto rischio di sviluppare depressione a causa dell’abbassamento dell’autostima e della solitudine. A quanto pare, un rimedio per questa società discriminate purtroppo è più difficile da trovare e studiare della dopamina.
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