Noi siamo tutto ciò che scritto nel nostro DNA. I nostri geni fanno di noi ciò che siamo, influenzando non solo il nostro aspetto fisico, il nostro organismo, ma anche la nostra psiche.
Era normale che prima o poi qualcuno si chiedesse se il DNA può essere importante anche nella scelta della dieta di ognuno.
I ricercatori della Stanford University, in California, hanno presentato, durante il convengo annuale dell'American Heart Association, i risultati delle loro ricerche in questo settore.
I dati parlano chiaro: i soggetti (141 donne in sovrappeso) hanno ottenuto una diminuzione di peso tre volte maggiore se la loro alimentazione era basata su indicazioni date dall'analisi del DNA, rispetto a quelle che avevano seguito una semplice dieta ipocalorica.
In Italia è il dottor Primo Vercilli a proporre una dieta basata sullo studio del DNA.
Lo studio dei geni permette di creare una mappa alimentare che individua, per ciascuno di noi, le esigenze nutrizionali.
Attraverso lo studio del DNA si può infatti capire, per fare un esempio, la velocità di movimento del nostro organismo, o la capacità del nostro corpo di neutralizzare i radicali liberi (scorie dei processi cellulari metabolici).
Avendo queste importanti informazioni, un nutrizionista può essere in grado di suggerire ad un soggetto, i cibi e le bevande più idonee al suo caso. Se per esempio il corpo non riesce a smaltire i radicali liberi, il nutrizionista può consigliare al soggetto di consumare più cavoli, succo di mirtillo o di pompelmo, molto ricchi di antiossidanti (antagonisti dei radicali liberi).
Se però il nostro corpo non tollera troppo il cavolo, che spesso da problemi di gonfiore addominale, ecco che il nostro bravo nutrizionista potrà suggerire un maggior consumo di mirtillo al posto di verze e broccoli.
Così dopo il dottore, il marito e la mamma che ci sgridano perché mangiamo troppo o male ora ci si mette anche il DNA a darci direttive precise. Mi piacerebbe sapere se nei miei geni sta scritto: questa persona ha estremamente bisogno di torta al cioccolato. Se lo dice il mio DNA, io mi adeguo subito!
Per l'immagine si ringrazia
http://www.beta-theta.com/Biology/Genetics.html
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