Archivio Storico 2011-2017

x5

Ventesimo Galà dei Sommeliers del Principato di Monaco

06 Dicembre 2011
Un pranzo da favola, e vini da re...
Un bellissimo lunedì 28 novembre quello in cui si è svolto il ventesimo Galà dei Sommeliers del Principato di Monaco. Circa 230 persone si sono incontrate nella splendida sala 'Belle Epoque' dell'Hotel Hermitage di Montecarlo dove, nel corso della serata, SAS Principe Albero II di Monaco è stato incoronato membro d'onore dell'Associazione. Ogni anno l'associazione dei sommeliers elegge un membro d'onore, nel corso dei vent'anni del Galà sono stati eletti tutti gli ultimi campioni del mondo dei sommeliers e diversi importanti vignerons del panorama vinicolo internazionale. Alla serata era presente anche Michel Hermet, fresco presidente dei sommeliers francesi oltrechè un mitico compagno di degustazioni, a rappresentare l'Italia, oltre al sottoscritto, e c'era anche Giuseppe Meregalli dell'azienda omonima.
Il menù è stato preparato dal famoso Chef Joel Garault assieme alla sua equipe di cucina. Ovviamente, a parte le varie personalità, i veri ospiti d'onore erano i vini, ad iniziare dall'aperitivo che non poteva non essere il Belle Epoque 2002 della Perrier Jouet, lo Champagne ufficiale del matrimonio reale dello scorso luglio. Ad accompagnare questo elegante champagne alcuni finger food come i classici barbajuans, delle specie di ravioli alla bietole fritti che troviamo anche nel Ponente ligure.
Dopo alcuni 'giri' di champagne si è passati finalmente a tavola dove abbiamo assaporato il mitico e raro Y Grec d'Yquem 2009, esclusivo assemblage in parti uguali di Sauvignon Blanc e Semillon. Vino stupendo e raro in quanto viene prodotto solamente in annate particolari. A questo vino è stata abbinata una Panna Cotta di Foie Gras con spuma di mela Granny Smith ed a seguire una gelatina di ricci di mare con cappesante, zucca e spumetta di nocciole. L'Y Grec è stato fantastico con quest'ultimo piatto.
A seguire un Meursault Premiere Cru Blagny 2009 del Domaine Faiveley ad accompagnare un filetto di branzino con crema tartuffon, (a base di porcini, olio oliva e tartufo bianco d'alba), piquillo farcito di paella (il piquillo è un peperone originario del nord della Spagna) e caviale di melanzane. Onestamente il piatto era fantastico, a parte il piquillo che l'ho trovato in disaccordo con l'armonioso equilibrio di sapori. Cosa invece mi ha deluso è stato il vino, troppo sovrastato dal legno con il suo fumè evidente mischiato ad aromi di spezie dolci che troppo ricordavano la sua permanenza in barriques. Lo dico da sempre che quando si hanno ottimi terroir, e Meursault lo è anche se Blagny non è tra le migliori crus, bisogna lasciarlo parlare senza mascherarlo con legni che dovrebbero solamente completare e aumentare la complessità del vino.
È stata poi la volta del Sig Meregalli e del vino che la sua azienda rappresenta in Francia: Lodai, Tenuta Fertuna 2008. Un assemblaggio di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot proveniente dalla Maremma Toscana. Per accompagnare questo rosso di carattere hanno servito un dorso di cervo al miele di ginepro che ben si amalgamava con gli aromi leggermente 'animali' del vino rosso.
Dulcis in fundo un dolce a base di crema di caramello salta alle zeste di arance, accompagnata da mele renette cotte con zafferano ed una crema gelato dello stesso. Il dessert è stato studiato apposta per accompagnare e non essere troppo invadente con il vino re della serata : Chateau d'Yquem 1999. D'Yquem un vino che fa sognare, che si deve aspettare. La proprietà di 103 ettari è situata nel comune di Sauternes, 40 km a sud est di Bordeaux tra i fiumi Garonne e Ciron, importantissimi per ricreare le condizioni climatiche che ci 'regalano' la Botrytis Cinerea, ovvero la muffa nobile o se preferite pourriture noble. Un nobile fungo che si sviluppa grazie all'umidità delle nebbie mattutine. L'uvaggio è composta da un 80% di Semillon ed un 20% Sauvignon Blanc, le rese sono microscopiche: 8hl per ettaro ossia un bicchiere per ogni ceppo di vite. Il 1999 è stata un'annata buona e ciò si risente nel bicchiere. È un vino che tutti dicono bisogna saper aspettare perchè col tempo ci regala emozioni incredibili ma anche nella sua giovinezza ci lascia sorpresi per i suoi magnifici profumi.
A seguire c'erano il caffè, le mignardises, e la selezione di distillati ed ancora Champagne, io mi sono fermato al 1999...
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it