L’attesissimo Expo 2015 sarà un evento universale focalizzato sulle tradizioni, la creatività e l’innovazione nel settore dell’alimentare. Farà convergere tematiche già note e discusse ampiamente, analizzandole però attraverso una chiave inedita, quella secondo cui ognuno (e con ognuno inteso proprio ogni essere umano vivente sulla Terra) dovrebbe avere accesso ad alimenti sani e sicuri.
Non a caso il tema forte di EXPO 2015 sarà “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
D'altronde la qualità e la disponibilità degli alimenti, oltre ad essere uno dei bisogni primari della società, esprime valori importantissimi anche in termini economici. L’industria europea del food and beverage, con un giro d’affari di oltre cento milioni di euro,
rappresenta infatti il maggiore settore manifatturiero in Europa, impegnando più di 4 milioni di cittadini europei in 300.000 aziende. Senza contare che il consumo in alimenti e bevande costituisce in media più del 14% della spesa delle famiglie europee.
L’acquis comunitario che disciplina il mercato interno di alimenti e bevande e la protezione dei consumatori si è sviluppato molto negli ultimi anni, prevalentemente nei seguenti ambiti: etichettatura dei prodotti alimentari; riconoscimento degli stabilimenti per la produzione di alimenti di origine animale; alimenti geneticamente modificati; commercio di animali e alimenti di origine animale; etc.
Oltre ai principi generali sulla legislazione alimentare entrati in vigore nel 2002, il Regolamento che entrerà in vigore il prossimo 13 dicembre, rappresenta un documento essenziale verso l’armonizzazione della legislazione sull’etichettatura dei prodotti alimentari tra gli stati membri. La Commissione ha inoltre presentato un report riguardante l’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza per le carni utilizzate come ingrediente.
Entro il 13 dicembre un report analogo verrà stilato sul latte, sui prodotti alimentari non trasformati, sui i prodotti a base di un unico ingrediente e sugli ingredienti che rappresentano più del 50% di uno specifico alimento.
Anche in previsione di EXPO 2015, che punterà i riflettori sulla filiera agroalimentare, si pone come essenziale la valutazione dell’acquis comunitario riguardante la sicurezza alimentare, la sua implementazione a livello nazionale e una riflessione sul prossimo quinquennio legislativo.
Tenendo conto di queste premesse il Food Safety and quality towards EXPO 2015 dell’11 Novembre sarà strutturato attorno a tre tematiche:
1) Labels on food products: informing the consumer or judging the food?
l’etichettatura è fondamentale per fornire ai consumatori tutte le informazioni necessarie nella scelta dei prodotti. Ma questa dovrebbe spingersi oltre, giudicando i valori nutrizionali degli alimenti e le conseguenze del consumo degli stessi, bisogna capire in questo caso quali standard seguire e inoltre in quale misura l’attuale legislazione europea permette un abuso o una distorsione dei provvedimenti riguardanti l’etichettatura dei prodotti per alzare le barriere di accesso al mercato
2) Mandatory origin provisions: what the sector expects from the new Commission reports
Entro il 13 dicembre, la Commissione deve presentare un report al Parlamento Europeo e al Consiglio riguardante l’indicazione obbligatoria del paese d’origine o del luogo di provenienza di:
-tipi di carni diverse da quelle bovine, di maiale, di pecora, di capra e di pollo;
- latte e latte usato come ingrediente di prodotti lattiero-caseari;
- alimenti non trasformati;
- prodotti a base di un unico ingrediente;
- ingredienti che rappresentano più del 50% di un alimento.
La Commissione ha previsto che l’introduzione dell’obbligatorietà dell’etichettatura indicante il paese d’origine porterà ad un aumento dei costi tra il 15 ed il 50%. Ulteriori costi di tracciabilità sono stimati tra il 3 ed il 10% del costo totale di produzione. Inoltre, è calcolato che il 90% di questi costi graverà sui consumatori, mentre il 10% sui produttori.
Quale sarà dunque l’impatto stimato dai nuovi report sul costo di ogni categoria alimentare presa in considerazione? Chi dovrà sostenerne il peso? Che conseguenze avranno i provvedimenti sul grandi corporations, piccole e medie imprese e sulle produzioni di nicchia?
3) Through the food supply chain towards EXPO 2015: setting the priorities for the next legislature
Quali sono le aspettative della filiera agroalimentare per i prossimi cinque anni? E quelle dei consumatori? Quali sono gli obiettivi della nuova Commissione Europea?
La conferenza vedrà anche la presentazione del progetto “Made in Italy” da parte del Google Cultural Institute in collaborazione con Unioncamere e il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Google ha stretto partenariati con centinaia di musei, istituti culturali ed archivi, con l’obiettivo di ospitare i tesori culturali mondiali online. Con un team appositamente dedicato, Google permette al settore culturale di mostrare il suo patrimonio online, rendendolo così accessibile a tutti. All’interno del sito del Google Cultural Institute è possibile trovare lavori artistici e i grandi patrimoni dell’umanità, ma anche contributi digitali che raccontano la storia che sta dietro agli archivi degli istituti culturali di tutto il mondo. Inoltre, nella sezione “Made in Italy”, Google offre una vetrina digitale per la produzione alimentare italiana, la sua storia, i suoi territori e le sue tradizioni. Dal Parmigiano Reggiano al prosciutto di San Daniele, dal Carciofo Spinoso di Sardegna all’Olio Extra Vergine d’Oliva di Siena, Google mette a disposizione un esposizione digitale permanente dell’eccellenze dell’industria alimentare italiana.
Per maggiori informazioni consultare il seguente link:
https://www.google.com/culturalinstitute/project/made-in-italy.
DRAFT AGENDA
European Parliament
11 November 2014
14h30 – 15h00