Tuttofood, la Milano World Food Exhibition che si è conclusa ieri a Rho FieraMilano è nettamente in crescita. Rispetto allo scorso anno ha fatto registrare il 33% in più di visitatori, che, ricordo, erano solamente addetti ai lavori. Infatti, TuttoFood è la 'rassegna degli imprenditori per gli imprenditori' con incontri di approfondimento, workshop, convegni tecnici che hanno visto la partecipazione di buyers delle più importanti catene della GDO non solo italiane, grossisti, importatori, esercenti e ristoratori. Poca e specializzata la stampa.
Si è registrata la presenza di buyers provenienti da 67 paesi europei ed extracomunitari, alla ricerca del real food. Infatti, gli stranieri sono stanchi delle 'patacche', del regianito della situazione e delle imitazioni più spudorate, e preferiscono spendere di più ma essere sicuri che il prodotto acquistato sia veramente italiano. Perchè italiano è sinonimo, nel mondo, di uno stile di vita di classe. E, da quando la dieta mediterranea è diventata patrimonio dell'UNESCO, anche di stile di vita salutistico.
1.750 aziende del food espositrici in rappresentanza di più di 2mila marchi del Made in Italy. La cosa positiva, secondo me, è stata la presenza, accanto ai grandi marchi, di piccole realtà in crescita, produttori artigianali in cerca di visibilità su mercati esteri significativi.
Tra tutti gli amici che ho incontrato, non posso non citare Piero Guglielmi, che con i suoi famosi taglieri Strapper sta portando avanti anche un bel discorso di design tutto made in Italy. Nato per gioco, Strapper è un tagliere 'intelligente' e igienico, perchè ha in superficie una pellicola alimentare antibatterica usa e getta che si toglie quando è usurata, e il tagliere dura nel tempo e può essere riciclato anche come vassoio da portata. Non c'è che dire, gli italiani hanno una marcia in più. Sarà l'eredità di Leonardo?