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Street food

08 Dicembre 2013
In Circolo e in ogni dove
Tempo fa, un bel po’ di tempo fa, al Circolo degli Artisti di Roma si è tenuto un evento che aveva come protagonista lo street food, quel cibo di strada che va tanto per la maggiore nell’ultimo anno, che ha visto fiorire manifestazioni in ogni dove, dal Nord alle Isole, libri, guide (come quella edita dal Gambero Rosso) e addirittura trasmissioni (come dimenticarsi di Chef Rubio che su DMax gira l’italia assaggiando e cucinando cibo di strada?)

Beh ”Street Food in Circolo” ha goduto appunto della tipicità del Circolo, un dedalo di stanze all’aperto fatte di verde, piante e atmosfera, un luogo veramente carino che vi consiglio di visitare, magari una sera per un dopocena. L’unica pecca è che l’evento fosse concentrato in un solo pomeriggio, dalle 17 in poi, per cui tutta Roma si è ritrovata a passare di qui; io stessa ho incontrato varie persone di mia conoscenza, una serie di carrambate che ti fa dire la prima volta “com’è piccolo il mondo” la seconda “ma pensa te chi t’incontro!” la terza “oddio ma stasera state tutti qui!”

Pare che una terza edizione ci sarà in primavera, e mi auguro che – visto l’enorme successo di questa seconda - si pensi a spalmare l’evento quantomeno in un week end. C’è da dire che oramai, dato il successo di cui sopra, ogni manifestazione che presenti dello street food richiama parecchi curiosi/affamati/golosi: i costi sono limitati, perchè si tratta di supplì, tigelle, trapizzini per cui basta limitarsi nel consumo e si riesce a restare comunque entro un budget di 10/15 euro variando anche gli assaggi.

L’economicità non è però sinonimo di scarsa qualità, al Circolo, per esempio ho assaggiato i Supplì alla gricia di Giancarlo Casa de “La Gatta Mangiona” una pizzeria romana di qualità eccelsa che non si smentisce nemmeno quando si confronta con lo street food: ammetto che un supplì così buono non l’avevo ancora mai mangiato.

Dei trapizzini di Callegari ne ho già parlato in occasione della presentazione alla stampa della Guida “Street Food” del Gambero Rosso: sono una vera delizia, un delirio di sapori che fa esultare tutte le papille gustative, nessuna esclusa. E che dire poi dei cannoli siciliani di Le Sicilianedde? Enormi, con una crema di ricotta da Oscar! Potrei continuar, con il tempura vegetale di “Emporio delle Spezie”, con le tielle di scarola o di cipolla di “Sapori di Gaeta” o con la degustazione di Tigelle di “Mozao” che comprendeva 4 tigelle ripiene: spuma di mortadella e radicchio rosso, battuto di lardo di Colonnata e scagli di parmigiano, crema di olive nere arance e stracchino e friggione con provola. Interrompo qui l’elenco di quel che ho mangiato perchè inizio a vergognarmi di me stessa e del non-fondo del mio stomaco, ma vi assicuro che tutto valeva i soldi spesi, che l’originalità dei sapori e la tradizione che li accompagna erano un piacere per il corpo e per la mente.

Quanto street food abbiamo in Italia che non sapevamo di possedere? E pensare che fino a ieri quando si parlava di cibo di strada venivano in mente solo i carretti di hot dog per le vie di NY, e invece, altro che “cane caldo” con salse spiattellate sopra, come al solito in Italia quando si parla di cibo le cose le sappiamo fare, e le facciamo bene.

A questo punto non resta che augurarci che arrivi presto la primavera, puntando, come predatori, alla prossima edizione dell’evento food del Circolo, con due consigli nella mente: arrivare all’ora di apertura e possibilmente a digiuno… dalla sera prima!
primi sui motori con e-max.it
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