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Merano Wine Festival 2013

03 Dicembre 2013
Le mie riflessioni (parte prima)
Mi piace ripensare a quanto successo, a bocce ferme, senza cavalcare facili entusiasmi.

Perché anche quest’anno il Merano WineFestival ha chiuso le porte dopo un successo davvero importante. Un Merano WF che ha visto Helmuth Kocher stilare insieme ad alcuni tra i nomi più autorevoli del mondo vitivinicolo italiano, un manifesto che fissa in cinque punti gli assetti per posizionare al meglio il vino italiano nel mondo, Helmuth Kocher guardiano di tutte le filosofie del M.WF.

Ora siamo pronti per entrare nel Kurhouse, l’emblema che da anni simboleggia il Merano WF; l’impossibile della gente, ma da dove vengono tutti questi WineLovers?
Quest’anno casualmente incontro Amici Professionisti del Vino e insieme iniziamo le degustazioni dei Vini Bio&Biodinamici, migliorati di molto!!!

Un piccolo esempio di degustazioni, con due Aziende austriache, poi mi colpisce il Pinot Nero dell’Azienda Vallarom, successivamente l’Azienda del Jura francese Domaine de la Pinte, e subito dopo la degustazione del Cremant, mi soffermo sul Savagnin Arbois Blanc che mi rende ebete, e per un attimo mi lascio trasportare dai profumi, dalle sensazioni, mi estraneo pensando di essere in quel vigneto ma subito rientro in me per decretare la bella filosofia dell’Azienda che sicuramente andrò a visitare.

Altra perla del Merano WF, la grande degustazione di Pinot Bianco della Cantina di Terlano, degustazione e verticale impagabile con le sue dieci annate 2011-2010-2007-2005-2002-1997-1987-1979-1966-1956 dove la sacralità del vino viene fuori dalle semplici parole di Rudi Kofler: “vi porterò dentro un mondo fatto di fatica e di orgoglio! “

E poi ancora i 30 Vignerons dell’ Union des Grands Crus de Bordeaux, istituzione che proprio quest’anno va a celebrare il 40esimo anniversario dalla sua realizzazione.

Sempre Vini sopra le righe. Poi l’abbraccio con Paolo Ianna e Alessandro Scorsone, e l’occasione di conoscere GianPaolo Giacobbo per la sua professionalità e conoscenza, paladini nei giorni del Merano WF, della Valpolicella, dove le tipologie dei vini sono state raccontate attraverso la storia e la cultura del territorio. La prima tappa di un viaggio che il Consorzio Tutela Vini Valpolicella ha proposto nell’ambito del Merano WineFestival con 36 vini di diverse aziende, permettendo agli eno-appassionati di approfondire la conoscenza di questo grande terroir; eccoli sfilare Valpolicella Superiore, Valpolicella Ripasso, Amarone e Recioto, in abbinamento ai prodotti del territorio, dall’olio alla soppressa per non parlare del Grana Padano nei suoi vari livelli di stagionatura.

Grandi Vini dicevo, ma non solo. A Lagundo abbiamo conosciuto la Via Claudia Augusta ampliata dall’Imperatore Claudio, e divenuta una strada che attraversa le Alpi fino al Danubio, un ponte e il Museo Testa di Ponte dedicato al passaggio del fiume in epoca romana. Testa di Ponte che festeggia il secondo millennio, un muro che dava l’inizio ad un ponte che attraversava il fiume Adige sottostante.
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