Archivio Storico 2011-2017

x5

La sagra della castagna

11 Ottobre 2013
Taverne e rivisitazioni storiche a Soriano nel Cimino
Nei primi due week end di Ottobre si tiene a Soriano nel Cimino, ridente località incastonata tra i Monti Cimini, la sagra della Castagna. Io ci son stata Domenica 6, a pranzo, per vedere cosa offrisse e sono rimasta decisamente soddisfatta. Nei dintorni di Roma le sagre sono all’ordine del giorno, ma spesso si rivelano delle tristi festicciole di paese, con un paio di stand gastronomici che vendono i prodotti oggetto della festa e una nuvola di banchi colmi di cianfrusaglie che si potrebbero trovare in ogni mercatino rionale. Un vero peccato, se si pensa che l’Italia è così ricca di prodotti enogastronomici le cui tipicità non aspettano altro che esser celebrate.

Mi ero convinta ad andare a questa sagra perché avevo navigato in rete e trovato il sito internet dell’evento, perfettamente aggiornato e ricco di informazioni, un vero merito dell’organizzazione, visto che spesso reperire notizie sulle sagre è difficilissimo e, quando si trova qualcosa, capita che i siti contengano solo info relative alla manifestazione dell’anno precedente.

Su www.sagradellecastagne.com invece ho scoperto che la manifestazione era incentrata su cortei in costume (ben 700 i figuranti che sfilano nelle strade), rievocazioni storiche degli eventi maggiormente rappresentativi della storia del paese e, ultimo ma non ultimo, un palio in cui i quattro rioni di Soriano (Papacqua, Rocca, Trinità e San Giorgio) si contendono un ambito drappo, sfidandosi su due fronti: la Giostra degli anelli e il Torneo degli arcieri; insomma spettacoli per tutti senza dimenticare la regina della festa, la castagna; per celebrarla infatti, ogni rione ha allestito delle Taverne in cui assaporare una serie di ricette che la vedono protagonista.

A tal proposito vi consiglio vivamente di provare la sella di maiale alle castagne, perchè l’accostamento è veramente azzeccato, mentre lo spezzatino di vitella e castagne è così buono da andare a ruba, delicatissima e piccante al punto giusto la minestra di ceci e castagne, dove queste ultime (almeno nella preparazione della Taverna delle Acqua del Rione Papacqua) creano la cremina di base per la pastina di acqua e farina e i ceci e la rendono un piatto delicato e coccoloso, un vero comfort food “de noantri”.

Accanto a questi, i tipici piatti della zona come le pappardelle al cinghiale, ottime (e se a dirvelo è una che non ama il sugo di cinghiale, vuol dire che veramente quelle pappardelle meritavano un applauso), la polenta al ragù con ricotta salata, trofie alla gricia, fagioli all’uccelletto, braciole e tanto altro, a prezzi veramente onesti (nessuno dei piatti proposti nei menu supera i 6,5 euro) e con porzioni soddisfacenti.

In ultimo i dolci, il rotolo di pan di spagna con marmellata di castagne (aromatizzata al rhum) e una crostata con marmellata di visciole che aveva la frolla più interessante che avessi provato negli ultimi anni, croccante e morbida al tempo stesso ma assolutamente non burrosa, come l’avessero fatta non m’è dato - purtroppo – saperlo. A disposizione poi, nei vari stand gastronomici, biscotti secchi, confetture di marroni, gnocchi fritti accompagnati, a piacere da Nutella, pecorino, zucchero e cannella o paprika piccante e i vini, come l’Ippocrasso, un vino rosso prodotto con uve Merlot la cui ricetta ha origini medioevali, dal sapore fresco e dal profumo molto aromatico, anche grazie al miele e alle spezie (cannella, zenzero, cardamomo) che vi vengono fatte macerare dentro.

Cosa dirvi di più? Che nel paese domenica ho visto tutto l’amore per questa festa annuale, l’ho letto negli occhi dei ragazzi in costume, nella buona volontà di chi serviva e cucinava nelle taverne, questi ristoranti improvvisati pieni di gente festosa che si canzonava e incitava il proprio rione con urla di gioia e nella cura degli allestimenti, dove ogni negozio viene addobbato con legni e fregi a voler simulare botteghe d’altri tempi; e se non riusciste ad andare il prossimo week end non disperate, il terzo week end del mese si terrà Il Castello dei Sapori, una degustazione di prodotti tipici locali ad ingresso libero, un appendice ultima dell’evento autunnale sorianese.
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it