Chi dice donna dice pizza: lo assicura Simona Lauri, autorità indiscussa nel panorama italiano della panificazione, tecnologa alimentare, insegnante negli istituti professionali ed autrice di diversi volumi tecnici sull’arte bianca (fra gli altri, I segreti di un’arte, edito da Arte Bianca - FIPPA, Roma, 2006, da noi già recensito).

La vulcanica Simona, sempre in giro per lo Stivale a tenere corsi di perfezionamento o a presiedere giurie, fra una premiazione e infatti ne ha inventata una nuova: dal 2012 è la presidentessa nazionale del novello sindacato femminile delle pizzaiole italiane, il LadyPizza FIP, che si fa quindi portavoce delle istanze di questa categoria così creativa e nonostante ciò ancora poco sostenuta e valorizzata prima di tutto in Italia, la patria per eccellenza della pizza (anche se, come mi ha raccontato Simona stessa tempo addietro, la pizza nella sua versione moderna fu “reinventata” dagli emigranti napoletani e poi riportata a Napoli agli inizi del secolo scorso).

Così scrive Simona sul suo blog, http://simona-panificazione.blogspot.it/: “E’ difficoltoso emergere come professionalità là dove il lavoro è prettamente notturno, l’ambiente è solo maschile e la mentalità legata ancora a falsi pregiudizi e cultura retrograda. Proprio in Italia, in una nazione che non ha nulla a invidiare a nessun altro Stato mondiale per cultura, professionalità e tradizione e il Made in Italy è stato riconosciuto universalmente nel mondo come sinonimo di eccellenza, non solo alimentare, ci vede ancora un pochino penalizzate nel settore dell’arte bianca, in particolare nel pane e nella pizza.”

Simona, appartenente ad una famiglia di fornai da diverse generazioni, perfetta madre di famiglia e purtuttavia sempre impeccabile nel suo mestiere fino al punto da portare e andare a riprendere a scuola i figli senza aver potuto riposare un minuto (e lo scrive chi l’ha vista con i suoi occhi!), sa bene come vanno queste cose nel suo ambiente ed è per questo che ha sposato la causa della promozione dell’imprenditoria al femminile nel duplice settore dell’arte bianca, la panificazione e la pizza, spesso – in campo maschile soprattutto - in attrito fra di loro.

Il “battesimo” del novello sindacato in rosa si è tenuto pochi giorni fa, precisamente nel week-end dell’11-12 giugno a Messina, presso l’Hotel Europa Palace, dove si è svolto il primo Festival Internazionale Femminile della Pizza. Per motivi organizzativi e di anticipazione delle date, in questo “varo” del LadyPizza FIP alla categoria femminile, in maniera cavalleresca si sono affiancati anche i pizzaioli maschi, che hanno gareggiato nella categoria a loro riservata, dopodiché i vincitori delle due categorie “si sarebbero poi scontrati a colpi di pizza”, scrive la Lauri, “per decretare il vincitore assoluto”.

La vincitrice della categoria Pizza Classica declinata al femminile è stata la signora Mirella Treviso, che ha sfidato il vincitore della stessa categoria al maschile, Gabriele D’Ignoti, perdendo, per la cronaca per uno scarto di pochissimi punti. L’organizzatore, lo stimatissimo Giovanni Mento, Presidente della Federazione Pizzaioli nel Mondo (nella foto), assicura che l'Edizione 2013 sarà dedicata interamente alla Categoria Femminile.

C’è da augurarsi che sempre più professioniste della pietanza più amata d’Italia approfittino della nuova corporazione per far valere i propri diritti e, soprattutto, per fare apprezzare la sensibilità femminile in fatto di impasti ad un pubblico sempre più vasto. Nato in seno alla FIP (Federazione Italiana Pizzaioli) come organizzazione senza fini di lucro, il sindacato Lady Pizza si impegna infatti a diffondere la cultura della pizza nel mondo anche partecipando a numerose iniziative benefiche in Italia e all’estero.

Per saperne di più:
http://www.federazioneitalianapizzaioli.com/ladypizza.html
http://simona-panificazione.blogspot.it/