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Come mangiare la zuppa di riso con la forchetta...

06 Maggio 2012
Il Festival del Risotto a Biella
Care lettrici e cari lettori di CavoloVerde, sono andata per voi a visitare il Primo Festival del Risotto tenutosi a Biella dal 28 Aprile al 1 Maggio e che ha visto come ospite d’onore Edoardo Raspelli.
L’evento ha avuto davvero molto successo.
Persino gli organizzatori non si aspettavano un afflusso così imponente di persone. Sono stati serviti oltre 50 mila piatti di risotto. Gli addetti hanno dovuto persino farsi portare ulteriori scorte di riso, poiché quelle previste per il Festival non sono state sufficienti a soddisfare tutti i visitatori.
Da queste premesse sembrerebbe un festival ben riuscito, purtroppo le cose non sono state così soddisfacenti e molte sono state le critiche dei visitatori seguite da quelle dei mass media.
Con il biglietto d’ingresso (intero Euro 6) era compresa una sola consumazione, ovviamente di quantità ridotta, di risotto. Tutte le successive costavano Euro 4 e lunghe code in attesa del proprio turno.
La coda interminabile per potersi aggiudicare un biglietto di ingresso era solo la prima di una lunga serie. Coda per la cassa per prendere da bere, coda per prendere le bevande già acquistate alla cassa, coda per poter ottenere l’assaggio di risotto.
All’ultima coda, una sorpresa: dei 40 risotti in concorso al Festival, ne venivano proposti meno di una decina al giorno. L’elenco di quelli preparati dallo chef della giornata era ben esposto all’inizio della fila. Tutti i visitatori quindi hanno trovato naturale scegliere mentalmente quello che preferivano, in attesa del loro turno. Una volta giunti al cospetto di chi serviva il piatto, c’era un ulteriore amara sorpresa: non c’era possibilità di scelta. Il risotto servito era uno solo e se non era quello desiderato c’era solo da aspettare il cambio di piatto ogni 20 minuti, per ricominciare la coda e scoprire nuovamente solo una volta arrivati in fondo, quale era il nuovo risotto proposto dallo chef. Nessuna possibilità di scelta, nessuna possibilità di sapere in anticipo quale risotto della lista del giorno sarebbe stato servito.
In coda per il nostro turno, ho potuto sentire da ogni parte le proteste di molti visitatori, alcuni venuti anche da molto lontano per assistere al Festival e ripartiti alquanto scontenti.
Arrivati al nostro turno l’ultima beffa: si serviva zuppa di riso (buona, per carità), ma il cucchiaio? “Ci spiace signora, non sapevamo che lo chef volesse preparare una zuppa, abbiamo solo forchette”.
Direi che l’idea del Festival è stata molto buona e l’affluenza lo ha dimostrato, ma per l’anno prossimo consiglierei agli organizzatori di impegnarsi un po’ di più per gestire al meglio una così bella iniziativa. C’è decisamente molto lavoro da fare per ottenere un evento davvero di portata nazionale.

Per la foto si ringrazia http://www.quotidianopiemontese.it/2012/04/30/festival-nazionale-del-risotto-a-biella-ottima-affluenza-per-un-evento-deludente-fotogallery/#more-57989
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