Archivio Storico 2011-2017

x5

Gualtiero e i panini di McDonald

06 Ottobre 2011
Avete capito la lezione?
Uno dei miei 'sport' preferiti è leggere ciò che scrivono molti miei esimi colleghi, giornalisti di gran spessore, bloggers autorevoli, persone colte, persone che si ergono a giudici e censori di tutto.
E in questi giorni mi sono davvero tanto, tanto divertita nel leggere le cose che quasi tutti coloro che si occupano di gastronomia hanno scritto sui panini che Gualtiero ha inventato per McDonald.
Scandalo! Il Re della cucina italiana, la nostra italica gloria, Colui che ha portato la cucina italiana nel mondo, il Maestro... Perché lo avrà fatto? Perché è vecchio e quindi i neuroni non gli funzionano più a dovere? Per soldi? Per... Per... E che incoerenza! Mamma mia, stiamo cercando di insegnare ai nostri ragazzi (700.000 persone al giorno mangiano da Mac, sono tutti 'ragazzi'?) a nutrirsi consapevolmente, scomodiamo ministri, indiciamo crociate sul cibo spazzatura, e ora... Il nostro Maestro, il nostro Idolo ci ha traditi!
Come direbbe Oscar Wilde, addentando un 'Vivace': 'La società perdona spesso il delinquente, non perdona mai il sognatore'. E Gualtiero è questo: un sognatore.
Non appena lo rivedrò gli stringerò la mano e gli dirò che è un GENIO. L'alta, no, l'altissima cucina nei fast food! Ma non capite, esimi colleghi, la raffinatissima, sottilissima, intelligentissima provocazione di Marchesi? È il cuoco (non scrivo chef, perché lui stesso non vuole essere chiamato chef, e su questa cosa mi ha 'sgridata' più di una volta) più famoso del mondo, non ha bisogno di Mac per farsi pubblicità, e sa benissimo che qualsiasi persona sarebbe in grado di mettere degli spinaci in un panino, se solo avesse... immaginazione. Gli spinaci, poi! La verdura più detestata dai giovani!
Gualtiero ha guardato, con il suo fare sornione da vecchio gatto saggio, dove mangiano gli italiani che hanno solo 5 euro di budget per il pasto, dove vanno i ragazzini, dove tutti noi, anche chi non lo vuole ammettere, ogni tanto va a provare le 'schifezze' (che, diciamocelo, sono proprio gustose a volte...) e si è detto: 'perché no?'. Perché non portare almeno qualcosa del gusto, della classe, della sapienza degli abbinamenti dell'alta cucina dove tutti vanno a mangiare? In fondo quando s'insegna a leggere a un bambino si parte dalle singole lettere...
Cari cuochi - pardon, chef - stellati, bistellati, in attesa della stella, avete capito la lezione?
La cucina, anche l'altissima cucina, è fatta per essere... mangiata!

Per la foto ringrazio Alberto Lupini (http://www.italiaatavola.net/articoli.asp?cod=22622)
primi sui motori con e-max.it
primi sui motori con e-max.it