Archivio Storico 2011-2017

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La più amata dagli italiani

07 Aprile 2014
Nutella compie 50 anni
Ungaretti si illuminerebbe d’immenso nel percepire la sua infinita bontà , Pollock la valorizzerebbe facendola sgocciolare su una delle sue tele, Platone scriverebbe un’apologia contro i suoi detrattori, Michelangelo le chiederebbe a voce viva, dopo averla assaporata: «Perché non parli?».

La Nutella, la più amata, imitata, idolatrata e sfruttata dai nostri vizi gustativi.
Quest’anno la Nutella compie 50 anni, e quale occasione migliore per poter raccontare un po’ di lei e della sua storia?

Tutto ebbe inizio nel 1942, ad Alba, Piemonte. Qui, Pietro Ferrero cominciò a sperimentare le prime delizie sfruttando i prodotti del suo territorio, essendo difficile recuperare, in quel periodo di gravi difficoltà, anche i prodotti più semplici; così incentrò tutto il suo lavoro sulle nocciole.

Nel 1946 nacque il primo vero e proprio prodotto Ferrero: la pasta gianduia (giandujot), avvolta in carta stagnola da tagliare e da gustare sul pane.

In quegli anni cominciò a collaborare con il fratello, Giovanni Ferrero che decise di ampliare le vendite della pasta gianduia creando un sistema tale da permettere al marchio di espandersi nelle zone limitrofe.
Il 4 settembre 1948, l’azienda venne colpita da un’alluvione, e i due fratelli Ferrero armati di forza e coraggio recuperarono l’azienda e rimisero in moto la loro attività.

Un anno più tardi, il 2 marzo 1949, morì per infarto Pietro Ferrero, lasciando in eredità al fratello, il frutto di tanto lavoro e di tanti sacrifici.

Durante gli anni ‘50 la Ferrero spiccò il volo, le vendite aumentarono vertiginosamente, i dipendenti furono sempre più in aumento, e la Supercrema (la Nutella “neanderthaliana”) ottenne un successo straordinario.
Successivamente entrò a far parte del gruppo Ferrero, il figlio di Pietro, Michele Ferrero (giovane ventenne, che in tempi moderni occorre sottolinearlo) che, grazie alla sua forma mentis imprenditoriale, riuscì a portare negli anni importanti innovazioni, tali da trasformare l’azienda familiare in una vera e propria multinazionale, non a caso, in quel periodo nacque il primo stabilimento tedesco che ebbe un enorme successo.

Nel 1957 morì Giovanni Ferrero.
Da quel momento in poi, il futuro dell’azienda dipenderà dal nipote Michele, all’epoca poco più che trentenne.
Ormai il marchio Ferrero era inarrestabile; sorsero stabilimenti in Francia, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Danimarca, Svezia, Svizzera e Gran Bretagna; e qualche anno più tardi nacquero i primi uffici negli Stati Uniti.

Durante gli anni ‘60 presero vita alcuni dei prodotti che oggi tutti conosciamo e che hanno reso la Ferrero, un colosso dolciario (Pocket Coffee, Tic Tac, Kinder Cioccolato, Kinder Sorpresa, ecc.)
Ma fu nel 1964, esattamente 50 anni fa, che nacque lei, la più famosa crema di nocciole al mondo, la Nutella (dall’inglese nut, nocciola).

Il resto è storia…

La Ferrero, oggi, vanta 69 società consolidate con ben 18 stabilimenti e circa 23000 dipendenti.
Va rimarcato, come è giusto che sia quando si parla di un marchio italiano così economicamente potente, che la Ferrero ha chiuso l’esercizio di bilancio del 2012 con un fatturato di ben 7.8 miliardi di euro, ed è una delle poche aziende italiane che in un periodo di gravi difficoltà economiche si può permettere ulteriori investimenti e di reggere la crisi economica con segni positivi sul proprio bilancio.
Secondo la rivista statunitense Forbes, Michele Ferrero (attuale proprietario e maggiore azionista del Gruppo Ferrero) è l’uomo più ricco d’Italia e il 23° al mondo!
Che la Nutella fosse un prodotto straordinario lo si sapeva, ma non tutti sanno che ci sono delle curiosità legate a dei dati che la Ferrero fornisce, che mettono in evidenza l’incredibile consumo di questa crema di nocciole.

Ad esempio: la fila dei vasetti di Nutella prodotti e consumati in un anno è lunga: 1,7 volte la circonferenza della Terra, 8 volte la grande muraglia cinese, ben 24 volte il fiume Danubio e si potrebbero costruire 22000 Big Ben!

Insomma, la Nutella ha alle sue spalle un business con cifre da capogiro.
E’ sicuramente uno dei prodotti più imitati al mondo e l’imitazione è sempre una forma di benemerenza che si palesa trasversalmente.

Il vero successo di questa crema sta nella sua semplicità: un vasetto di vetro e una scritta in rosso, nient’altro; la stessa semplicità che contraddistinse un umile contadino con una passione dentro, che decise, in un’epoca davvero dura, di rimboccarsi le maniche e di sperimentare qualcosa di nuovo, partendo da ciò che aveva più vicino per poter andare il più lontano possibile.

Un consiglio?
Prendete una fetta di pane e spalmateci sopra della Nutella, non siate accorti nel farlo poiché sono proprio quelle collinette irregolari di cioccolata che si verranno a creare sulla vostra fetta che vi daranno maggiore piacere. Ora, date con forza un morso. La vostra bocca sarà circondata dal pane e quando allontanerete questa meravigliosa fetta, scoprirete che avrà prolungato il vostro sorriso sporcandovi di cioccolata ai lati della vostre labbra.

Ebbene, non sono un poeta del ‘900 o un pittore dell’action painting, né un filosofo greco o uno scultore del Rinascimento, però quando mangio una fetta di pane e Nutella, non so voi, ma io mi sento davvero un artista…
primi sui motori con e-max.it
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