Non c’è scampo per le mamme che incautamente si avventurino nel reparto libri del supermercato in compagnia della propria monella: c’è un vezzoso librino ammiccante che le distoglierà dalle loro perlustrazioni fino a che non sarà stato infilato, con tutta la rassegnazione di questo mondo, nel carrello (attenzione anche alle manine rapaci che nascondono abilmente la refurtiva sotto i surgelati fino a che questa non appare poi miracolosamente sul rullo della cassiera e non possiamo farci più niente). Le mamme collegate lo avranno riconosciuto al volo: si tratta di “Princesse Parfaite - Zoé est gourmande”, edito dalle Éditions Fleurus, lo stranoto libercolo in vetta da ben tre anni alle classifiche della letteratura per la prima infanzia. In realtà in Italia è conosciuto col titolo di “Principessa Perfetta - Clotilde è golosa”; si dà il caso infatti che già nel 2010, sulla scorta dell’enorme successo francese, la casa editrice Larus lo avesse adocchiato e prontamente tradotto preferendo, nella versione italiana, regalare alla piccola protagonista nientemeno che il nome della famosa santa francese moglie di Clodoveo, forse per affibbiare un tocco di classe in più alla principessina della saga, o per santificarla definitivamente (probabile entrambe le ipotesi, che rendono irresistibile persino alle madri più stoiche l’acquisto.)
Quella di Clotilde – Zoe è una vera e propria collana in fieri di tascabili cartonati che affronta in maniera leggera, ma neanche poi tanto, tutta una casistica di comportamenti capricciosi dei quali la piccola protagonista si “macchia” e che, adeguatamente redarguita, ripara in maniera consona alla sua piccola età: atteggiamento tipico di un preciso filone moraleggiante e didascalico della letteratura per l’infanzia, oggi considerato sorpassato, ma che gode ancora di una bella fetta di estimatrici fra le mamme disperate (come dar loro torto, del resto…).
Lo strepitoso successo della bambina golosa rispetto a tutti gli altri libricini della collana (un successo minore pare abbia riscontrato “Angioletto perfetto – Giulio è goloso”, il contraltare al maschile) dovrebbe far meditare seriamente: sono veramente le bambine ad acchiappare furtive il librino oppure sono le mamme a piazzarglielo sotto il naso per scaricarsi la coscienza dalle merendine elargite a occhi chiusi? O, ancora, non sarà che stiamo un po’ esagerando nel colpevolizzare le nostre figlie che si dimostrano buone forchette sin dalla più tenera età? Perché se è vero che in alcune situazioni Clotilde, diciamocelo, stroppia col dolce o salato, con le torte e le caramelle, i gelati e le focaccine, quando si avventa sulle deliziose albicocche appena colte dall’albero dalle mani del nonno fa tenerezza e anche un po’ invidia. Non si capisce bene infatti perché la frutta fresca debba essere demonizzata e trattata alla stregua di cose un po’ così; averne, di figlie che ancora si prendono un bel mal di pancia perché hanno fatto indigestione di ciliegie e non di porcherie davanti alla televisione! Il concetto del sapersi controllare a tavola, comunque, è accettabile e giusto (anche se sarebbe stato meglio forse mettere di fronte Clotilde a delle scelte alimentari qualitative e non, genericamente e un po’ tanto superficialmente, quantitative).
Il libro è concepito in maniera intuitiva: a sinistra viene presentata la situazione negativa, mentre a destra Clotilde è dipinta nei panni di una principessa perfetta, che sa comportarsi nella maniera corretta in ogni contesto. Le graziose illustrazioni dai colori pastellati, opera delicatissima di Camille Dubois, sono a tutto campo, e sono la vera risorsa del libro. Il testo, in stampatello minuscolo e a caratteri fortemente ingranditi, è molto semplice, la versione resa in un buon italiano; risulta perciò anch’esso particolarmente adatto ai lettori in erba, che hanno necessità di confrontarsi spesso con l’immagine per completare il quadro della narrazione.
Alla fine, una piccola sorpresa: il diploma di Principessa Perfetta per le bambine che hanno imparato a contenere la propria voracità, esattamente come Clotilde. Aspettiamo allora il seguito della faccenda, sperando che Clotilde nel frattempo abbia capito cosa è giusto e cosa meno mangiare, e non solo quanto.
Principessa perfetta – Clotilde è golosa
Jacques Beaumont, Fabienne Blanchut, Camille Dubois
Larus Editore, 2011
Euro 6,50
Dai 4 anni
x5
Principessa Perfetta - Clotilde è golosa
Un fantastico libro per bambini
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Cavolo Junior