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Il fish and chips alla birra

15 Luglio 2011
Come si prepara il vero fish and chips all'irlandese?
Vi ricordate quando, nel post di presentazione, affermavo che la cucina irlandese non è fatta di solo fish and chips? Per avvalorare la tesi ho deciso di togliermi questo dente subito e di raccontare proprio di questo piatto che è tradizionalmente associato alla cucina inglese/irlandese, si trova ovunque e si può scegliere tra tanti variante più o meno buone.

Così come più o meno buono è il procedimento per preparare il fish and chips che in primis riguarda la pastella e subito dopo, non per importanza, riguarda la frittura; è noto infatti che un fritto unto che straborda di olio è, per definizione e per sua natura, immangiabile e il fish and chips non fa eccezione.

E loro lo sanno bene visto che friggono di tutto e che considerano le patatine fritte l'alimento basilare di un pranzo o una cena!

Non a caso il fish and chips migliore si mangia nei negozi appositi dove entrando ci si deve scordare dell'odore del mare e concentrarsi su tutti gli altri odori che arrivano dalla cucina, solitamente aperta e a 'portata di sguardo' a dimostrare che si fa sul serio.

Ma come si prepara il vero fish and chips all'irlandese?

E' innanzitutto sconsigliato prepararlo con pesce tanto grasso, come il salmone per esempio, nonostante in molti lo propongano: durante il processo di frittura il pesce grasso assorbe l'olio e diventa gommoso! I pesci che funzionano sono quelli bianchi, con merluzzo e baccalà.
Inoltre è assolutamente vietato accompagnarlo con french fries, le classiche patatine fritte a stelo, ma va rigorosamente accompagnato con le chips, patate tagliate grossolanamente e spesso fritte con tutta la buccia.

Per 4 persone servono:
65 grammi di farina
1 cucchiano di sale
60 ml di birra, scura o chiara
il bianco di 1 uovo
1 cucchiaio di olio
4 patate pulite e tagliate a fiammifero grande
olio per frittura
4 filetti di pesce abbastanza alti
farina bianca
sale
pepe
aceto

Per la pastella è necessario mescolare farina e sale e, dopo aver praticato un buco al centro, versare la birra, il bianco dell'uovo e un cucchiaio di olio quindi mescolare bene in modo che si formi una crema non eccessivamente liquida nè eccessivamente lenta da lasciar riposare per circa 30 minuti.
Nel frattempo è necessario preriscaldare il forno a 200° e scaldare l'olio per la frittura per friggere le patate che, una volta pronte e dorate/bruciacchiate, vanno messe in forno caldo in modo che restino croccantine.
A questo punto non resta che passare il pesce salato a piacere dentro la farina e passarlo poi nella pastella prima di versarlo nell'olio per frittura lasciato scaldare.
Friggere fino a quando non è dorato, scolarlo e sistemarlo su carta assorbente quindi metterlo in forno in modo che mentre si friggono i restanti pesci non si ammorbisca e resti croccante.

Si serve così com'è, con le patatine di lato e accompagnato da una bottiglina di aceto bianco da spruzzare a piacimento sia sul pesce che sulle patatine.

Per la cronaca, loro lo mangiano spesso accompagnato da latte che (vi assicuro, non è una diceria) aiuta la digestione...
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