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MATILDE POGGI ALLA VICEPRESIDENZA DELLA CEVI

15 Aprile 2015

La Presidente della FIVI eletta vicepresidente della Confederazione Europea che rappresenta 11 associazioni nazionali di vignaioli indipendenti.

Confermato presidente il francese Thomas Montagne

Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI), è stata eletta vicepresidente della Confederazione Europea Vignaioli Indipendenti (CEVI), l'organismo che riunisce 11 federazioni nazionali.

Alla guida della FIVI dal 2013, Matilde Poggi si occuperà principalmente di curare i rapporti della CEVI in sede Europea. La nomina è stata decisa nel corso dell'assemblea annuale tenutasi in questi giorni in Montenegro nella quale è stato confermato alla presidenza il francese Thomas Montagne e nominati altri due vicepresidenti, lo svizzero Jacques Humbert e il bulgaro Ivo Barbanov. Tesoriere è stata nominata l'ungherese Marta Wille Baumkauff. In precedenza un altro italiano rivestiva il ruolo di vicepresidente, Costantino Charrère, già presidente della Fivi dal 2008 al 2013.

“Il nuovo board della CEVI – commenta Matilde Poggi – vede incarichi distribuiti tra un maggior numero di nazioni. Diminuisce il peso francese, da sempre nazione leader nella Confederazione, a cui spetta ora solo la presidenza”.

Molti i temi sui quali nei prossimi due anni la Poggi si troverà a lavorare con azioni di lobbying a Bruxelles. In primo luogo la questione delle vendite a distanza, per le quali la CEVI ha chiesto che i produttori possano spedire i loro vini direttamente ai consumatori all'interno dell'Unione Europea, assolvendo alle accise nel paese d'origine. Potrebbero essere create così delle camere di compensazione tra Stati, senza dover avviare pratiche doganali per ogni singola vendita.

Quindi il dossier relativo alle strategie anti alcol, in discussione in questi mesi a Bruxelles. La CEVI attraverso Matilde Poggi chiederà che il vino non venga considerato alla stregua degli altri prodotti alcolici, come i superalcolici o gli alcolpops. “Non possiamo essere associati agli altri alcolici – spiega – il vino è un prodotto agricolo che contiene alcol, gli altri sono prodotti industriali”.



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FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (FIVI) è un'associazione nata nel 2008 con lo scopo di rappresentare la figura del viticoltore di fronte alle istituzioni, promuovendo la qualità e autenticità dei vini italiani. Per statuto, possono aderire alla FIVI solo i produttori che soddisfano alcuni precisi criteri: "Il Vignaiolo FIVI coltiva le sue vigne, imbottiglia il proprio vino, curando personalmente il proprio prodotto. Vende tutto o parte del suo raccolto in bottiglia, sotto la sua responsabilità, con il suo nome e la sua etichetta".

Attualmente sono circa 900 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 9.000 ettari di vigneto, per una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. 65 sono i milioni di bottiglie commercializzate e il fatturato totale supera 0,6 miliardi di euro, per un valore in termini di export di 240 milioni di euro. I 9.000 ettari di vigneto sono condotti per il 49 % in regime biologico/biodinamico, per il 10 % secondo i principi della lotta integrata e per il 41 % secondo la viticoltura convenzionale.

Informazioni aggiuntive

  • Nome: Michele Bertuzzo
  • Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Azienda: StudioCru
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