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A Velletri la ricerca incontra il territorio, incontro presso il CRA

05 Settembre 2012
Il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura apre le porte all'imprenditoria rilanciando il suo ruolo a sostegno delle coltivazioni vitivinicole e non solo
Il Comune di Velletri e il Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura (CRA) incontrano il territorio ed invitano la cittadinanza a partecipare alla Tavola Rotonda/Dibattito 'La Ricerca e il Territorio si incontrano' che vede coinvolto le Associazioni di categoria, Produttori, Aziende agricole, il mondo della formazione, la cittadinanza, giovedì 6 Settembre ore 17,00 presso l'Aula Magna del CRA-ENC (ex Cantina Sperimentale), in via Cantina Sperimentale 1, Velletri (Roma).
Il CRA è rappresentato, in Velletri, dall'Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell'Italia centrale (già istituto Sperimentale per l'Enologia di Velletri), lo scopo dell'incontro è quello di valutare nuove possibili interazioni tra l'Ente e il territorio e in quali forme L'Unità di ricerca di Velletri possa rispondere alle istanze locali nell'ambito del settore agroindustriale per favorire sia la formazione che lo sviluppo del comparto.
Il Dibattito potrà essere l'occasione per formulare nuove proposte di attività di collaborazione nel settore vitivinicolo e non solo.
Il CRA-ENC, Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell'Italia centrale di Velletri, fa parte del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA), Ente nazionale di ricerca e sperimentazione con competenza scientifica generale nel settore agricolo, agroindustriale, ittico e forestale. Tale organismo di ricerca raccoglie le esperienze di 28 Strutture di ricerca e sperimentazione agraria e delle rispettive 54 sedi operative periferiche dislocate su tutto il territorio nazionale a partire dal 2004. La distribuzione sul territorio nazionale consente al CRA di diffondere capillarmente le proprie competenze, operando sinergicamente con le Amministrazioni centrali, gli Enti locali, le Imprese e le Associazioni di categoria. Alla luce della recente riorganizzazione, le Regioni, in particolare, quali organi di raccordo con le realtà territoriali e l'agricoltura, assumono un ruolo di primo piano nella definizione degli orientamenti della ricerca del CRA. L'aggregazione in un unico Ente consente di perseguire il duplice obiettivo di consolidare l'esperienza di Istituti di ricerca storici e di adeguarsi alle crescenti necessità di innovazione del settore e all'evoluzione della tecnologia. Tali prospettive pongono il CRA nell'ottica di una rinnovata competitività della ricerca agraria sul piano europeo e inter-nazionale e di una nuova operatività del sistema socio-economico nazionale.
Il CRA-ENC, Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell'Italia centrale, opera nel settore della filiera vitivinicola, rappresentando per competenza una struttura in grado di soddisfare le richieste e i bisogni di tutto il territorio del centro Italia.
La diffusione capillare sul territorio del CRA è condizione importante e predisponente per contribuire allo sviluppo agronomico; perché ciò avvenga, però, è indispensabile stabilire rapporti stretti e continuativi tra l'Ente e gli operatori del settore dell'imprenditoria e della formazione e questo dibattito può essere il momento in cui le esigenze del territorio e dell'Ente erogatore di pubblico servizio possano confrontarsi per capire i limiti e le potenzialità di ciascun soggetto in un contesto di forte crisi economica e di mercato globalizzato e tenendo conto delle mutate condizioni di operatività ambientali. Infatti, mentre fino a poco tempo fa il nostro Ente aveva come interlocutori principali le Istituzioni pubbliche, oggi è richiesta una maggiore partecipazione diretta a fronte di una richiesta di compartecipazione economica delle imprese e/o altri soggetti privati e tutto nell'abito di progetti finalizzati (PSR, per esempio) ormai indispensabili per poter accedere a forme di finanziamento pubblici. In questa ottica la volontà del territorio viene rafforzata, parallelamente, però, occorre sviluppare un maggior grado di consapevolezza e una maggiore capacità gestionale, cose, queste, che, in tempi passati sono state molto diluite in forme assistenzialistiche oggi non più praticabili.
L'attività svolta finora dal CRA-ENC nei confronti del territorio affonda in radici lontane e, per alcuni versi, rappresenta parte di una storia comune per entrambi. Sin dalla sua istituzione, l'allora Regia Cantina Sperimentale, svolse l'attività di sostegno all'economia rurale ed in particolare a quella vitivinicola, contribuendo a risolvere in primis il problema della fillossera che aveva distrutto i nostri vigneti. Ancora oggi vengono ricordati i corsi per innestatori e il vivaio di piante madri allestito presso la struttura. Lo studio e la creazione di varietà di uva da tavola (famose in tutto il mondo), l'istituzione di cattedre di enologia ambulanti sono solo alcune delle azioni intraprese per migliorare la qualità delle uve dei vini prodotti.

Oggi, sebbene siano cambiati gli scenari nei quali si opera, la missione e gli obiettivi preposti all'ente continuano ad avere ricadute positive anche sul territorio. Di seguito vengono elencate solo alcune delle iniziative intraprese, progetti, colla-borazioni ed altro che hanno permesso di rafforzare questo connubio ricerca-territorio:
• Accordo di collaborazione tra CRA-ENC e ARSIAL. Sulla base di questo accordo è stato istituito presso la no-stra struttura il Centro vitivinicolo regionale comprendente un vigneto didattico-sperimentale con 32 forme di allevamento della vite (tra i pochissimi al mondo). Un vigneto conservazione del germoplasma e biodiversità dove sono custoditi i principali vitigni autoctoni della nostra regione. Un vigneto di 2 ettari nel quale sono allevate le 80 varietà da vino più diffuse in Italia.
• Scambi bilaterali tra CRA-ENC e Università di Yong Dong (COREA DEL SUD). A seguito della colla-borazione tra le due strutture si è concretizzato un accordo di gemellaggio tra il comune di Velletri e la Regione vitivinicola di YONG DONG (Corea del Sud).
• Istituzione del Consorzio Universitario di Velletri. I'Istituto Sperimentale per l'Enologia, è stato tra i fondatori del CUV, che ha permesso al nostro territorio di avvalersi di corsi di laurea in Viticoltura ed Enologia e Tecnologie Alimentari. Oltre ad una ricaduta di tipo economico locale, in un quinquennio di attività sono stati laureati circa 300 giovani, di cui circa 80% residenti del nostro territorio.
• Supporto alla filiera vitivinicola.

Numerose le azioni di supporto intraprese nel settore enologico che vanno dall'isolamento di ceppi di lievito autoctoni, oggi commercializzati in tutto il mondo, alla riqualificazione della piattaforma ampelografica e delle denominazioni di origine attraverso azioni finalizzate allo sviluppo del comparto vivaistico regionale. In tale ottica e grazie ai progetti da noi curati, sono stati omologati numerosi cloni di vitigni tradizionali, sono stati riscoperti numerosi vitigni autoctoni iscritti da ARSIAL nel registro regionale delle varietà autoctone; inoltre, sempre grazie a queste iniziative, è stata consentita la nascita e sviluppo di un'azienda vivaistica regionale con lo scopo di promuovere la diffusione dei vitigni autoctoni e favorirne la conservazione genetica.

L'Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell'Italia centrale, nell'ambito della missione istituzionalmente conferitagli e sulla base delle competenze tecnico-scientifiche delle risorse umane presenti, si occupa delle seguenti linee di ricerca:
• Tecniche enologiche innovative di trasformazione.
• Studio e sperimentazione su tecniche di appassimento e vini passiti.
• Precision farming applicata nel settore viticolo per il controllo dei parametri quali-quantitativi enochimici.
• Caratterizzazione, riqualificazione e valorizzazione della base ampelografica attraverso criteri e metodologie in grado di favorire lo sviluppo del comparto vitivinicolo dell'Italia centrale.
• Aspetti nutraceutici e funzionali di uva, mosto e vino, anche in funzione dell'utilizzazione dei sottoprodotti di vinificazione.
• Microbiologia enologica.
• Isolamento e caratterizzazione di ceppi di lieviti di interesse enologico.
• Studio dei contaminanti micotici presenti nelle uve, mosti e vini.
• Tecniche innovative per la produzione di succhi di uva.
• Prove di fermentazioni alternative su matrici diverse dall'uva.
• Studio dell'ambiente vitivinicolo in relazione ai cambiamenti climatici e alla sostenibilità.

Informazioni aggiuntive

  • Nome: Fabio Ciarla
  • Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Azienda: Fabio Ciarla
  • Web: http://sito.entecra.it/portale/cra_dati_istituto.php?id=237
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