I bianchi grappoli di Ansonica, per via della loro esposizione, hanno già raggiunto una buona maturazione e saranno con ogni probabilità i primi ad essere raccolti indicativamente a partire dal 20 agosto, se il calendario meteorologico non riserverà sorprese. Seguiranno poi Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, gli altri vitigni a bacca rossa impiantati dall'azienda.

'Il prodotto sul campo promette molto bene' dice l'agronomo dell'azienda, il Dottor Antonio Colicchio, 'quest'anno la concimazione naturale possibile grazie alla presenza di vacche chianine allevate nello stesso piccolo microcosmo agricolo del Ponte ha giovato molto alla qualità finale delle uve.' Ottimista anche l'enologo, il Dottor Francesco Naldi, che spiega come i grappoli verranno lavorati dopo la raccolta 'con un programma di pressatura fino a 0,7 bar in modo da prelevare solo il meglio dalle uve ottenendo un mosto fiore di altissima qualità'.

E così ci si prepara, nel culmine dell'estate, ad affrontare il momento forse più importante e 'sacro' di tutto il ciclo produttivo vitivinicolo. Dal lavaggio delle cisterne alla ricerca delle maestranze per la raccolta manuale, dal controllo dei macchinari in cantina al monitoraggio quotidiano in vigna, nessun dettaglio in fase di lavorazione viene lasciato al caso per garantire il massimo risultato del prodotto finale.

L'Azienda Agricola Il Ponte è sempre aperta al pubblico su prenotazione (al numero +39 333 4843966 o via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) per visite, degustazioni dei tre vini T-Lex Bianco, T-Lex Rosso e Balto, e, a breve, anche per assistere alla fase della vendemmia.

Il Ponte è un'azienda agricola di 36 ettari complessivi, situata a pochi passi dallo storico borgo medioevale di Capalbio, nel sud della maremma toscana. Avviata nel 1985 da Cesare e Adelina d'Amico è ora gestita con il coinvolgimento dei figli Salvatore, Lorenzo e Emanuele. Il Ponte è oggi un piccolo microcosmo agricolo che oltre al vigneto comprende un uliveto, una coltivazione di seminativo, un allevamento di bovini di razza chianina, un frutteto e un piccolo bosco: l'azienda è stata infatti concepita sin dall'inizio per integrarsi positivamente nel contesto ambientale e paesaggistico con l'obiettivo di garantire la conservazione del territorio e della sua produttività, valorizzandone la biodiversità. I 13 ettari vitati sono dedicati alla produzione di tre vini, due rossi e un bianco, nell'ambito dei disciplinari di Capalbio Doc e Costa dell'Argentario Doc.