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Ottima annata per il vino Carignano

07 Marzo 2012
Una risorsa per il Sulcis
Ottima annata per il Carignano del Sulcis per qualità e quantità nel 2011 Mentre nelle altre regioni d'Italia c'è stato un calo nei raccolti tra il 10 ed il 15% qui il segno è positivo e a due cifre grazie all'assenza di malattie della vite e con piogge che sono arrivate al momento giusto, poi il sole ha fatto il resto.
Quindi un'annata da ricordare e da invecchiare che non può mancare nelle migliori enoteche; lo chiediamo al presidente del Consorzio Antonello Pilloni che è anche presidente della cantina di Santadi la più importante della zona.
'il Consorzio di Tutela Vino Carignano del Sulcis, è uno dei quattro costituiti in Sardegna, vi
aderiscono la totalità delle aziende produttrici ed è attivo da anni promuovendo l'affermazione di questo vino nel mondo. In effetti veniamo da un'annata eccezionale e quando il vino sarà maturo sarà sicuramente un successo.
In passato l'uva prodotta nel Sulcis era trasformata in mosto e prendeva la via dell'estero, soprattutto verso la Francia, ma poi aiutati da esperti enologi siamo riusciti a valorizzare questo antico vitigno.'
E' stata una scommessa vinta grazie anche alla tenacia dei viticoltori che spesso devono combattere contro condizioni climatiche avverse (siccità, maestrale, salsedine) ma con amore e cura sono riusciti a far rifiorire una cultivar che si stava estinguendo.
Il Carignano ha radici spagnole e lo si trova ancora ai piedi dei Pirenei da una parte e dall'altra della catena montuosa con dei buoni vini ma che non raggiungono l'eccellenza della Sardegna in quanto , a parte il clima sicuramente più favorevole per il raggiungimento di una gradazione ottimale, qui la pianta poggia su un substrato sabbioso che ne migliora la qualità.
'Il 1974 – continua il presidente Pilloni – è stato l'anno più critico e si è dovuti ricorrere alla distillazione, ma da allora in poi grazie anche all'apporto fondamentale dell'enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, che ha preso a cuore le sorti del Carignano, affascinato da questo territorio, le cose sono radicalmente cambiate. E proprio grazie a lui che è nato 24 anni fa Il 'Terre Brune', l'etichetta più famosa del Carignano del Sulcis DOC, prodotto dalla Cantina Sociale Di Santadi che da poco ha festeggiato il mezzo secolo di vita. L'ascesa della cantina, fondata nel 1960, è da ascrivere negli ultimi trenta anni al suo consiglio d'amministrazione che ha subito pochi mutamenti nel corso degli anni ed oggi conta 200 soci con centinaia di ettari di vigneti ad alberello estesi sulle arenarie e le trachiti (le terre brune appunto) del sud-ovest sardo. Il 'Terre Brune', che nasce da un uvaggio Carignano e Bovaleddu (5%), raggiunge i 14°, ha conquistato i mercati internazionali ed è stato inserito nelle carte dei vini dei più famosi ristoranti di Tokyo, New York e Sidney.
-E sono anche arrivati i riconoscimenti internazionali.
'Nel 1992 a Londra c'è stato il primo riconoscimento importante. Un gruppo di giornalisti di tutto il mondo, delle più importanti testate specializzate, ha messo a confronto una serie di rossi ed il Carignano 'Terre Brune' ne è uscito vincitore. Per non parlare dei giudizi entusiasti di tutte le più note guide.
Sulla scia di questi successi sono stati stretti accordi commerciali con importatori americani, tedeschi e di ogni altra parte del mondo. Abbiamo poi avviato un programma triennale con la Cina per la conoscenza e la diffusione del Carignano in quel paese asiatico con visite guidate, degustazioni ed eventi.'
-A guardare i numeri in costante ascesa delle bottiglie prodotte e del fiorire di nuove etichette che utilizzano esclusivamente o in buona parte Carignano le prospettive sono rosee anche in considerazione che nel Sulcis la vitivinicoltura rappresenta un importante supporto economico per la popolazione locale.
'La cantina di Santadi ad esempio produce altri rossi importanti come il 'Rocca Rubia', Carignano del Sulcis DOC Riserva, Il 'Grotta Rossa', Carignano del Sulcis DOC da uvaggio carignano al 100% per citare i più importanti, poi c'è il vino da dessert e si stanno sperimentando altre produzioni che vedranno la luce nei prossimi anni.
Il successo del Carignano, accompagnato da un buon flusso turistico che sta raggiungendo ogni anno di più anche il sud della Sardegna fa ben sperare per lo sviluppo di questo territorio quasi del tutto privo di industrie ed uno dei più poveri d'Italia

Informazioni aggiuntive

  • Nome: Laganà Alberto
  • Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Azienda: UmbriaEco
  • Web: http://
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