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Casa Mia di Ettore Silvestri nel gotha del BUON RICORDO

08 Febbraio 2011
Domenica 13 febbraio presentazione del piatto
Sono 126 i ristoranti del Buon Ricordo nel mondo: in Italia,innanzitutto, per arrivare fino in Giappone. Da 47 anni interpretano da protagonisti la grande cucina regionale italiana e ne sono il più noto portabandiera, apprezzati da gourmet, turisti, critici gastronomici e giornalisti.

Quest’anno anche Siena entra in questo gotha dell’enogastronomia, con Ettore Silvestri e il suo conosciutissimo ristorante Casa Mia. La presentazione del piatto del Buon Ricordo, suggello dell’entrata ufficiale nel sodalizio, si avrà domenica 13 febbraio alle 20.30, nel corso di una Cena-degustazione, omaggio alla tradizione culinaria senese.



I ristoranti del Buon Ricordo, preferiti dal Touring Club Italiano, sono testimonial della migliore “cucina del territorio”, impegnati a promuoverla. Ha una lunga storia il Buon Ricordo: l’Unione nacque nel 1964 per iniziativa di Dino Villani, mente del primo concorso di Miss Italia, della Festa della mamma ed altro. Chi si associava assumeva l’impegno di praticare una linea di cucina tipica del territorio e di tenere sempre in carta “una specialità” che ne doveva essere la rappresentazione più rigorosa ed esemplare. A chi consumava questa pietanza veniva donato un piatto su cui era effigiata la specialità, come “buon ricordo” di una degustazione che, per qualità e rigore, doveva essere veramente difficile dimenticare. Piatti divenuti oggetto di collezionismo, ancor oggi decorati a mano dagli artigiani delle Ceramiche Solimene di Vietri. Da allora l’associazione ( che è stata la prima in Italia di ristoratori e ancor oggi è la più nota tra i consumatori) salvaguarda e valorizza le tante tradizioni e culture gastronomiche del nostro Paese, accomunando sotto l’egida della cucina del territorio (a quei tempi negletta e scarsamente considerata) ristoranti e trattorie di campagna e di città, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. La selezione dei ristoranti del Buon Ricordo – veri e propri antesignani del KM 0 - è superpartes.



“ Voglio interpretare il fatto di essere stato ammesso nel Buon Ricordo - dice Ettore Silvestri - anche come riconoscimento del mio impegno per valorizzare l’enogastronomia del nostro territorio. E’ un grande patrimonio economico e culturale, tanto più in una realtà come la nostra ricca di tradizioni e risorse, con una dinamica che impone di interfacciarsi con diverse esperienze. Questi aspetti sono sviluppati dall’Unione con l’intento di difendere e diffondere la ristorazione di pregio, dentro e fuori i nostri confini, consentendo che i cambiamenti si sviluppino in armonia all’evoluzione dei territori”.



Pietanza simbolo di Casa Mia è la Cinta senese grigliata con la sua salsiccia, una ricetta che fa tesoro di prodotti patrimonio della nostre tradizioni di qualità e che sarà in carta 365 giorni all’anno: il piatto che la effigia, a colori vivaci e con stile agile e sottilmente naif, verrà regalato a chi la degusta “perché porti con sé – conclude Ettore Silvestri - il ‘buon ricordo’ della nostra cucina e di un’esperienza gastronomica che ci auguriamo non dimenticherà”





All.

Immagine del piatto e Scheda presentazione del ristorante sulla Guida Buon Ricordo 2011





Ristorante Casa Mia Enoteca

Siena

Strada Chiantigiana, 99

Loc. Malafrasca - Podere La Colombaia

Tel. 0577.47070 - Fax 0577.237957

www.ristorantecasamia.com

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Percorrerendo la Chiantigiana, una delle strade più panoramiche della Toscana, quando ormai si è in vista della città, si sosta presso l’antica locanda della famiglia Silvestri, che l’attuale titolare ha fatto rivivere come enoteca-ristorante: un’ampia sala, affacciata alle colline del Chianti Senese; un ambiente più raccolto, al piano sottostante, dov’è anche la cantinetta da 400 etichette; e per l’estate, una veranda. Dalla cucina, piatti di tradizione, come i pici all’agliona e la fiorentina ‘sui carboni’, ma anche proposte creative che abbinano il meglio della tipicità toscana ai sapori mediterranei.



Piatto del Buon Ricordo:

CINTA SENESE GRIGLIATA CON LA SUA SALCICCIA

È raffigurata a Palazzo Comunale, nell’affresco che illustra

gli Effetti del Buon Governo in città e in campagna: la cinta è l’antico suino di questi luoghi, a mantello grigio con un’ampia fascia bianca che scende dalle spalle. Carni e salumi che ne derivano sono ancor oggi inimitabili. Questo piatto, in particolare, rimanda al banchetto casalingo che si teneva nel giorno fatidico per il maiale, quando sulla brace finivano carne ben marinata, salsiccia e crostoni di pane, lasciando a un’insalata rustica e a un rosso beverino il compito di perfezionare il piacere.

Informazioni aggiuntive

  • Nome: Studio Agorà
  • Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Azienda: Studio Agorà
  • Web: http://
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