Cominciare la giornata con le colazioni di casa con pane e marmellata, torte fatte in casa e ciambelle, oppure breakfast salati con la tradizionale pizza romana prosciutto e fichi oppure con la ricotta fresca e le focacce ripiene di formaggi o affettati vari? Ora si può anche a Milano in pieno centro cittadino. E per un pranzo casereccio con zuppe, taglieri con una ricca varietà di salumi e formaggi oppure una merenda, aperitivi e cene arricchiti da una carta di vini di circa 300 etichette? Anche tutto questo e molto altro è possibile a Milano con l’apertura di “Abbottega”, uno nuovo modo di avvicinarsi al cibo che in realtà e’ un modo antico, quello usato dai nostri nonni o dai nostri padri anche tuttora nelle piccole realtà italiane del centro Italia.
Ma da “Abbottega” si può anche fare la spesa di prodotti tipici e sono disponibili i cestini pensati per portare a casa tutti gli ingredienti per cucinare alla romana (una gricia, una carbonara, una matriciana) o alla toscana (zuppe di legumi o tagliatelle o ravioli al ragù) con gli amici o con la dolce metà: una speciale cena, guidati dalle ricette originali. Il tutto all’insegna della riscoperta dei veri sapori e del mangiar sano, a prezzi competitivi.



Il 13 dicembre ha aperto infatti nel cuore di Milano, in Via Muratori 11 (zona Porta Romana), Abbottega. Un nome che già ci suggerisce il suo concept: il ritorno alla sana tradizione della "bottega", dove si ha il piacere di ritrovare il sapore dei prodotti e dei piatti tipici provenienti da Lazio, Umbria e Toscana, che non si ha modo solo di acquistare, ma anche di assaggiare direttamente all’interno del locale che rimarrà aperto dal mattino al dopo-cena.

“E' da quando mi sono trasferito a Milano che avevo in mente di aprire un negozio di prodotti tipici. E non c'è cosa migliore che avere un negozio e completare il discorso con la ristorazione.” - racconta David Ranucci, ideatore e gestore, tra i ristoratori italiani più famosi anche all'estero - “Abbottega vuole essere un posto accogliente dove non solo si trova di tutto, ma si entra in contatto diretto con la tradizione e si respira gioia di vivere”.