Uno dei ricordi a cui amo ripensare è quando da piccola la domenica mattina mia madre faceva la polenta e tutta la famiglia si riuniva per mangiarla...
Ora, a distanza di anni, lei continua a rifarla puntualmente ogni domenica e la magia che sentivo da piccola mi accompagna ancora.
È una sensazione unica, il profumo invade tutta la casa e il suo colore ricorda il sole, è un piatto vivo che non stanca mai.

La polenta è un piatto che accompagna da secoli la cucina bergamasca e l'ingrediente principale per prepararla venne importato in Italia da Cristoforo Colombo: il mais!
In aggiunta per prepararla servono solamente sale e acqua: semplice a dirsi ma un po' più complicato a farsi.

In passato si usava il paiolo in rame appeso con una catena su di un focolare e la si mescolava con un bastone di legno lungo appiattito sul fondo; ora invece sono poche le case che dispongono di un fuoco a legna così si ricorre ai fornelli e ai paioli elettrici ma ahimè la polenta non ha lo stesso gusto.

È una portata che richiede circa 1 ora di cottura, molta maneggevolezza, pazienza nel mescolarla e un buon occhio nelle dosi perché è facile leggere gli ingredienti e pensare di prepararla come un semplice piatto ma non è così. Nasconde diverse difficoltà, ad esempio la difficoltà iniziale sta nel non farle fare i grumi, i cosi detti: 'fratì', oppure in base ai gusti aumentare o diminuire la quantità di acqua e farina per ottenere la consistenza desiderata; insomma, è una bella sfida!

Una volta superati tutti questi ostacoli, la tradizione vuole che la si rovesci su un tagliere di legno e che venga tagliata con del filo bianco di cotone da cucito.

Uno degli abbinamenti più famosi a Bergamo è polenta e coniglio o polenta e funghi oppure la si può semplicemente usare al posto del pane.

Una variante molto famosa nelle Valli Bergamasche è la Polenta Taragna in cui vengono incorporati in fase di cottura i formaggi tipici del luogo. Una vera delizia per gli amanti del formaggio!

Esiste anche una specialità dolciaria molto conosciuta: 'Polenta e osei'.
Si tratta di una piccola torta di pan di Spagna ricoperta con marzapane giallo e cristalli di zucchero; nella parte superiore vengono posati gli uccelli di cioccolato ('osei' in bergamasco).

È un piatto antico ma ciò non toglie che anche i più famosi chef la utilizzino per i loro stuzzichini più originali; inoltre c'è chi si sbizzarrisce tagliandola a fette e mettendola ad arrostire sulla griglia. La crosticina in superficie e le caratteristiche righe bruciacchiate appagheranno sia l'occhio che il gusto!