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L’Olio di “Torre a Oriente”: l’oro liquido del Sannio

04 Maggio 2015

In Campania, l’olio occupa un posto d’onore nel novero di un vasto patrimonio di prodotti agroalimentari

La mitologia classica narra che un giorno Posidone, dio del mare, e Atena, dea della saggezza, decisero di affidare a Zeus la scelta del dono più utile da fare all’uomo. Posidone donò un cavallo, Atena una piantina di olivo e Zeus decise che l’olivo  fosse il dono migliore. Atena piantò il primo olivo, albero che per millenni avrebbe regalato il suo meraviglioso olio usato come alimento, come medicamento per la guarigione delle ferite, come cosmetico e come combustibile per l’illuminazione.

L’olio fa parte integrante delle civiltà del Mediterraneo: in paesi come la Palestina, Siria e Creta, si sviluppò la prima olivicoltura. A partire dal IX secolo a.C. la pianta viene largamente coltivata in Grecia e a Cartagine. Da qui alle coste della Spagna e dell’Italia il viaggio è breve. Tra il VI  e IV secolo a.C. la coltivazione dell’olio si diffonde dalle colonie siciliane della Magna Grecia all’Italia centrale.

E proprio in Campania, l’olio occupa un posto d’onore nel novero di un vasto patrimonio di prodotti agroalimentari. Una storia antichissima quella che lega l’olio alla Campania: è proprio grazie a questo prodotto, unitamente ai vini, ai salumi, ai limoni e ai formaggi che oggi la Campania, è conosciuta in tutto il mondo come patria della Dieta Mediterranea.

Fu proprio in Campania che Ancel Keys, celebre nutrizionista americano, studiò la dieta mediterranea e gli effetti positivi sulla salute umana che il consumo di olio extravergine di oliva come condimento poteva avere, unitamente ai cereali, legumi, frutta, pesce, vegetali.

L’olio extravergine di oliva, infatti, agisce contro gli effetti nocivi dei radicali liberi. È ricchissimo di acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) e svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione di alcune patologie cardiache, l’arteriosclerosi e il colesterolo. L’olio è essenziale per una buona alimentazione e deve essere nella dieta la principale fonte di lipidi perché più salutare rispetto ai grassi animali.

Gli oli campani sono pregiati, di qualità e molto apprezzati per le loro caratteristiche organolettiche e nutrizionali. Oli di eccellenza, genuini, tradizionali, che proprio in Campania trovano il loro ambiente ideale tra un clima tipicamente mediterraneo e territori collinari ad alta vocazione rurale dove intatte si sono mantenute anche le metodiche tradizionali di produzione. La situazione geografica, climale e la produzione artigianale rappresentano fattori strategici di qualità nel contesto di un processo evolutivo che nel tempo  fa sì che le tecniche e il saper fare degli attori locali si siano adattate al contesto naturale e ambientale del luogo.

La filiera olivicolo-olearia occupa un posto di rilievo nell’economia regionale, una realtà che pur riferendosi prevalentemente a una sola linea di prodotto (l’extravergine di oliva), presenta in sé una realtà molto articolata di piccoli conduttori agricoli che gestiscono l’intera filiera – dalla coltivazione alla vendita – ma anche di grandi imprenditori che lavorano a livello industriale.

Una realtà produttiva di grande eccellenza come lo dimostra il fatto che è un’azienda olivicola campana (precisamente di Torrecuso, provincia di Benevento) ad aggiudicarsi due prestigiosi premi. “Torre a Oriente” vince il primo premio con l’olio “Molinara” nella categoria “fruttato leggero” sia nella sesta edizione del Premio Nazionale “L’oro d’Italia 20’15” che nel quarto premio internazionale “L’oro del Mediterraneo”. Da ulivi secolari della cultivar “Ortice”, tra le colline del Fortore beneventano (Molinara, infatti, è un piccolo borgo dell’Alto Sannio, n.d.r), nasce l’olio di Torre a Oriente, estratto con mezzi meccanici che non comportano alterazioni di nessun genere.

La produzione olivicola e lo sviluppo rurale rappresentano, infatti, un binomio rappresentativo e significativo per il Sannio beneventano, un territorio che ha molte potenzialità. Premi come quelli ricevuti dall’azienda Torre a Oriente dimostrano il livello di eccellenza dei prodotti campani che meritano di essere valorizzati anche in funzione di stili di vita più semplici, più autentici e naturali nella cui tendenza prodotti come questi si inseriscono pienamente.

Prodotti tradizionali e di grande qualità come l’olio di Torre a Oriente dimostrano, così, di essere pronti ai mercati extralocali, a quegli scenari di competitività anche internazionali in cui i prodotti tipici sanniti, tra memoria storica, localizzazione geografica dell’area di produzione e qualità della materia prima hanno le potenzialità giuste per competere.

 

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