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Il sanguinaccio di carnevale...

12 Febbraio 2013
... ma senza sangue
Il sanguinaccio, cannibalesca espressione che fa pensare al titolo di un film splatter, altro non è che una leccornia partenopea tipicamente carnevalesca.

Spesso sentiamo dire che del maiale non si butta via nulla e difatti c'era un tempo in cui con il suo sangue si preparava una deliziosa crema addizionata con il cioccolato che si consumava nel periodo di carnevale.

Successivamente per motivi igienico-sanitari è stato vietato l'uso del sangue in ogni preparazione culinaria e così il sanguinaccio, pur restando ancorato alla tradizione carnevalesca, è diventata una deliziosa crema ricca di cacao e cioccolato fondente che si accompagna ai savoiardi.

Per una generosa quantità di crema occorrono:

1 litro di latte intero alta qualità,
80 gr di amido,
500 gr di zucchero,
200 gr di cacao amaro,
200 gr di cioccolato fondente,
100 gr di cioccolato a scaglie da unire alla crema fredda,
100 gr di burro,
1 bustina di vanillina,
1 bustina di cannella,
100 gr di cedro candito.

In un tegame mescolare insieme il cacao, lo zucchero e l'amido, unire lentamente il latte e quando tutti gli ingredienti si sono amalgamati bene porre il tegame sul fuoco e mescolando di continuo, far addensare la crema.
Quando si è raggiunto quasi il bollore unire il cioccolato fondente, il burro e la cannella e sempre mescolando lasciare sobbollire circa tre minuti poi allontanare dal fuoco, rimestare ancora qualche minuto e trasferire in una terrina.
Lasciare raffreddare bene e poi aggiungere il cedro e le gocce di cioccolato, suddividere in piccole ciotoline e servire con i savoiardi o con altri biscotti del tipo pavesini o lingue di gatto.
Generalmente si consiglia di prepararla con un giorno di anticipo rispetto al momento del consumo, inoltre si conserva bene anche cinque o sei giorni fuori dal frigo.

Beh! Cinque o sei giorni è una battuta, non resiste tutto questo tempo.
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