Il riso che troviamo abitualmente sulla nostra tavola è il cosiddetto riso raffinato, che ha subito varie operazioni di brillatura, sbiancatura e raffinazione, fino a rimanere composto quasi totalmente da amido. Pur essendo ridotto ad un alimento molto povero (i cultori dell’alimentazione macrobiotica definiscono il riso raffinato “cibo morto”), il riso resta comunque utilissimo nelle diete ipocaloriche.
Infatti, specie nell’alimentazione mediterranea, una delle cose più difficili è rinunciare alla pasta. Oltre che per il sapore, la pasta tende a mancare e a tentare per il tipico senso di sazietà che crea, e che è dato dall’alto contenuto in carboidrati.
Grazie al riso, possiamo provare lo stesso senso di “pancia piena”, senza rischiare aumenti incontrollati di peso.
L’amido contenuto nel riso infatti, a differenza dei carboidrati, viene metabolizzato velocemente e non viene immagazzinato, perché il nostro organismo, come pure accade per molte sostanze tra cui la vitamina C, non lo conserva. In pratica tutto l’amido che viene ingerito, se non viene assimilato e bruciato, viene eliminato.
Ovviamente, anche se l’alimento è di per sé ipocalorico, non bisogna eccedere nei condimenti, che possono comprometterne la salubrità.
Se vi va di mettervi a cercare, sarebbe buona norma mangiare ogni tanto il riso integrale, cioè non raffinato. Dal caratteristico colore scuro, perché non ha subito sbiancatura, il riso integrale contiene molte proteine, vitamine (quasi tutte, in tracce), fibre grezze (importanti per favorire un regolare transito intestinale) oltre che molti acidi grassi essenziali, enzimi e oligoelementi.
Tutte queste sostanze, importantissime per il mantenimento di una buona salute fisica, non sono presenti che in tracce nel riso raffinato. Il riso integrale si trova nei supermercati particolarmente forniti, o nei negozi che vendono prodotti biologici.
Tuttavia, che il riso sia integrale o raffinato, molte caratteristiche restano comuni. Infatti il riso, oltre a favorire il raggiungimento e il mantenimento di un peso corporeo equilibrato, è energetico, di facile digeribilità, favorisce l’abbassamento del colesterolo e della pressione sanguigna, ed è utilissimo per la buona salute di reni e intestino, in quanto agevola l’eliminazione dell’urea e combatte fenomeni quali stitichezza, diarrea o meteorismo, sintomi a volte di diete troppo rigide o sbilanciate. E’ inoltre indicato per tutte le patologie gastrointestinali, ulcere comprese, in quanto è calmante per la mucosa gastrica.
Infine, il riso ha anche proprietà cosmetiche. Molte creme e saponi sono a base di amido o di olio di riso, ed hanno proprietà emollienti e nutritive. Sono molto utili per le pelli secche o arrossate, per prevenire l’arsura e le screpolature, inoltre aiutano a preservare l’elasticità della pelle con l’avanzare dell’età. Una maschera casalinga si può ottenere facilmente facendo bollire della farina di riso (la si trova in erboristeria) con poca acqua fino ad ottenere una pastella. Una volta fredda si applica, si lascia riposare per una mezz’ora, poi si lava via con acqua tiepida. La pelle apparirà immediatamente più luminosa.
Quindi, qualunque sia la qualità di riso che deciderete di consumare, o il modo in cui lo consumerete, gli effetti sulla linea e sull’estetica in generale saranno senz’altro positivi.
Negli anni, le procedure di raffinazione del riso hanno subito varie trasformazioni, atte a conservare il più possibile le sostanze nutritive. E’ stata così ottenuta un’altra varietà di riso.
Riso Parboiled: è il riso che viene trattato con il vapore prima della sbiancatura. Questa fase aggiuntiva favorisce la migrazione delle sostanze nutritive dallo strato esterno a quello più interno, consentendo la conservazione di molte vitamine, di diversi enzimi e anche di alcuni oligoelementi. Questa varietà di riso presenta un colore ambrato e tiene molto bene la cottura, e rappresenta una valida alternativa al riso integrale, in quanto è molto più semplice da reperire.
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