Dicevo del Chiostro adibito a Gran Sala di Degustazione con Sommeliers AIS in livrea, tra questi Andrea Gori di Arezzo, omonimo del più famoso, al quale va il mio grazie per l’ottimo servizio.
Prima di entrare nel vivo delle degustazioni, due parole sull’annata 2008 che come sappiamo ha lasciato la sua impronta nei vini, un po’ tutti, con qualcosa in meno e forse quel tannino un po’ più severo, ma sicuramente proprio l’essere una vendemmia un po’ sotto la media, ci darà la possibilità di trovare vini diversi, dove potremo sottolineare il territorio, la vigna ed il lavoro in cantina.
Ma so benissimo cosa vi sta a cuore, e quindi vado diretto a raccontarvi delle mie degustazioni.
Tenute Silvio Nardi - Degusto il Brunello di Montalcino 2007 Vigneto Manachiara, la Selezione. Il colore è vivo, rosso rubino deciso, con riflessi granati, ciliegioso, fine e con una bella spalla, i tannini ci sono ma non infastidiscono il finale, che rimane lungo e leggermente speziato.
Agostina Pieri – Ecco il Brunello di Montalcino 2008, Rubino profondo, il naso mi regala un bouquet fragrante, fiori e frutta che non perdono di intensità, inoltre ha un vestito elegante, è caldo e leggermente sapido, l’equilibrio lo distingue anche nel finale, che trovo morbido e lungo.
Brunelli – E’ il Brunello di Montalcino 2008, che a differenza di altri Brunello della stessa annata, mi colpisce da subito, elegante e morbido, senza comunque dimenticare una spalla che rimane alta anche grazie ad una piacevole freschezza, i profumi al naso scompaiono di lì a poco, per poi ritrovarli in bocca. E’ un attimo, appena il vino si scalda riemergono con prepotenza le sensazioni avute, oltre ad apprezzare una sottile vaniglia che mi accompagna nella beva. I tannini si sentono ma sono gradevoli, così come la sapidità e la persistenza.
Citille di Sopra – Selezione Vigna Poggio Ronconi 2008, Il rosso rubino è vigoroso, sento subito i tannini che mi invadono la bocca, sono ancora scomposti, ma come abbiamo già detto, questo è il 2008, poi ciliegia matura e sottobosco.
Coldisole – Ho degustato il Rosso di Montalcino 2010, colore, profumi tipicamente mediterranei, un po’ grossa la spalla ed il finale leggermente squilibrato, ma credo posso affinarsi in bottiglia.
Cupano – un altro Rosso di Montalcino 2010 che mi riservo di degustare con calma, questo l’ho trovato impaziente, come quei giovanotti alla loro prima esperienza… con un finale corto!
Donatella Cinelli Colombini – Selezione Progetto Prime Donne 2008 sembra di parlare di un’altra vendemmia, un altro millesimo, invece, questa selezione mi ha incantato, ottimo il naso con profumi intensi, il bouquet non delude e mi sprona ad un'attenta degustazione che mi propone un vino robusto, franco, ma anche morbido, poi le spezie. E questo al primo sorso, nel finale gradisco la sapidità e la finezza.
Ferrero – Brunello di Montalcino 2008, anche questo mi appassiona con il suo calore, i profumi ancora giovani, ma che ti dicono già come sarà quell’incontro. Nel finale mi inseguono i tannini che spero si levigheranno col tempo.
Fuligni – Rosso di Montalcino Ginestreto 2010, questo rosso è piacevole, mi fa pensare alla primavera, mentre lo sorseggi con una leggera brezza sotto il portico e la merenda con pane e salame, lo sento fresco e profumato. Il piacere tannico che pulisce la bocca e regala un finale affabilmente sapido.
Il Marroneto – Selezione Madonna delle Grazie Ignaccio 2009, ora dopo aver parlato con Alessandro Mori, sembra più facile capire anche il suo vino, profondo estimatore del Sangiovese Grosso, qui il terroir esprime al meglio la concentrazione del colore e il carattere aromatico che viene esaltato dai frutti e trova in bocca sensazioni goduriose, un territorio che con la selezione 2008 regala sensazioni che ci piacciono, il delicato cedro, le spezie, tutto condensato, che con qualche anno di affinamento troverà la sua dimensione.
Il Poggiolo Brunello di Montalcino 2008 – si presenta con un rosso rubino intenso, subito la frutta rossa, ciliegiosa, poi le note minerali, i tannini li senti forse troppo, ma anche il finale che ci piace così lungo.
Fattoria La Lecciaia – Selezione Vigna Manapetra 2008, ecco questa selezione dal naso prorompente, di fiori maturi, nasconde una bocca grezza, dove i profumi si confondono e tutto rimane un po’ disarmonico, ma tra qualche tempo sarà un piacere.
Le Ragnaie – Brunello di Montalcino Selezione Fornace 2008, naso e bocca eleganti, profumi di frutta rossa fragrante, dove primeggia la marasca, forse ancora da affinare ma dà già belle soddisfazioni.
Mastrojanni – Selezione Vigna Loreto 2008, bel naso, che si apre a profumi delicati, poi intenso in bocca, la tannicità si sente, finale sapido ma che piace.
Piancornello - Brunello di Montalcino 2008, naso importante, di indubbia finezza, bocca elegante con tannini ancora vivi. Affinato sarà grande.
Pinino – Brunello di Montalcino Riserva Pinone 2007, ecco la ciliegia nera, quella matura e la prugna, poi un piacevole sentore di note balsamiche, ribes e frutti di bosco, estremamente fine, elegante di stoffa. Morbido, con un tannino anch’esso elegante.
Siro Piacenti - Brunello di Montalcino2008, chiudiamo con un vino che mi ha dato la soddisfazione di scoprire l’intensità dei profumi, ma sempre delicati, fragranti, quasi a mangiare quel vino. La bocca è seriosa ma il finale è grande. E la Riserva 2007 è addirittura l’evoluzione di questo vino, sicuramente aiuta l’affinamento e il riposo, ma quello giova a tutti!
Tutto questo mentre al Teatro degli Astrusi si celebrava il momento che avrebbe regalato soddisfazione sia ai produttori che agli addetti ai lavori, quando venivano assegnate 5 stelle alla vendemmia 2012 che sarà sul mercato nel 2017, ma non solo, visto che anche il per il Sant’Antimo quella del 2012 è stata un’ottima raccolta dell'uva, vini con una grossa concentrazione, oltre ad un buon potenziale per l’affinamento.
Poi la piastrella celebrativa dell’annata 2012 che è stata realizzata dalla griffe Cruciani, diventata celebre con i braccialetti di Macramè, ispirato al vino e ribattezzato “Montalcino nel cuore”, il bracciale che descrive 6 piccoli grappoli d’uva con al centro un cuore.
Assegnati anche i premi Brunello Leccio d’Oro 2013 all’osteria MOZZA di Los Angeles, all’enoteca CORTINA di Cortina D’Ampezzo e all’osteria BRUNELLO di Milano, conferiti dal Consorzio ai locali con una Carta dei Vini dedicata soprattutto al Brunello e un’ampia varietà di altri vini di Montalcino.
Ora aspettiamo il caldo poi sicuramente torneremo a Montalcino per incontrare i produttori, ma soprattutto per nuove degustazioni.
…e come sempre In Alto i Calici
per la foto si ringrazia
http://www.lavinium.com/laviniumblog/la-denominazione-montalcino-sara-lalternativa-per-i-vini-internazionali.html e http://www.winecountry.it/
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