Archivio Storico 2011-2017

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Identità Golose viste da una provinciale

06 Marzo 2014
Viaggio curioso tra apparenza e sostanza
Sono passate alcune settimane dalla chiusura di Identità golose, il Congresso sul cibo giunto alla sua decima edizione e io c'ero? Ma Roberta, direte voi, non hai ancora scritto niente per il Cavolo verde, come mai? Oh, cavolo, è proprio vero. Rimedio subito e vi racconto come è andata, con un po' d'ironia, come sempre.

Da buona provinciale ho fatto di tutto per ottenere accrediti, pass e biglietti omaggio. Ci sono riuscita; un accredito stampa e tre giorni come ospite. Non riuscirò a vedere tutto, è chiaro, molti laboratori si sovrappongono e non sarà facile scegliere, ma alla fine ho deciso di seguire Identità di Pane e Pizza.

Mi dirigo subito allo stand del Molino Quaglia. Qui è come essere a casa, conosco tutti! C'è anche Sara Papa, la mia maestra di pane, l'esperta e amica che mi ha contagiato con la sua passione per lievito madre e le farine di qualità Che bello rivederci.

Alle 12 appuntamento con Renato Bosco e alle 15 con Giulia Miatto, tecnica del Molino. Nonostante il piglio volitivo e l'aria decisa, Giulia è una ragazza dolcissima.

Nell'attesa, come novella Alice, mi aggiro tra gli espositori fingendo aria vissuta da food writer. Sono alla ricerca di novità in questo mondo delle meraviglie. Qui sembra che tutti si conoscano; si salutano da lontano, manifestano esperienza su qualsiasi prodotto proposto, si abbracciano come vecchi amici d'infanzia ritrovati e sorridono. Sorrido anch'io cercando volti noti e ostentando sicurezza.

Gironzolo tra gli stand cercando di acchiappare una fetta di prosciutto stagionato 36 mesi e assaggi di rarissimi formaggi erborinati. Non è così facile, la concorrenza è organizzata e agguerrita! Le poltrone, poche, sono tutte occupate e i piedi mi fanno un gran male. Prendo un caffè al bar Lavazza. Buono e gratuito, cosa volete di più?

Appollaiata sullo sgabello del Molino mi godo la mozzarella di pane di Renato Bosco, e le proposte di Giulia: grissini al sesamo con grappa Nonino, marmellata e formaggio, crackers con prosciutto di Praga, taleggio e noci, bignè con ricotta e una leggerissima piccola sfoglia con crema chantilly.

Scappo verso la Sala Auditorium, c'è l'omaggio a Nadia Santini e Lidia Bastianich. Non posso entrare, ma aspettarle all'uscita sì. Nadia Santini è il mio mito, propongo spesso le sue ricette per i miei pranzi a domicilio, sempre con grande successo. Sono fortunata perché riesco a incontrarle entrambe.
Bene, i miei cinque minuti di felicità oggi li ho avuti, posso essere soddisfatta.
primi sui motori con e-max.it
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