E’ bello incontrare quelli che ormai senti come dei vecchi amici, anche se alla fine ci si è visti solo una volta.
Sarà che l’intervista crea una sorta di “legame”, sarà che quando un’esperienza ti lascia un bel ricordo hai voglia di ripeterla, stà di fatto che quando sulla vetrina di “Traverso, L’Incontro” ho visto il cartello luminoso “corso di cucina” e accanto il nome “Maltus Faber”, non ci ho pensato due volte ad entrare, chiedere informazioni e prenotarmi per una serata che già si annunciava… spumeggiante!
La sera del 9 aprile, puntualissima, mi presento al negozio e ritrovo, accolta da un “ma io questa la conosco!”, Massimo Versaci, titolare assieme a Fausto Marenco del Birrificio Artigianale Maltus Faber.
Massimo: Ma sei anche qui?
Layla: Alt! Le domande le faccio io, comunque si, quando ho saputo di questo corso di cucina, e del fatto che c’eravate voi, mi sono prenotata. Me lo concedi qualche minuto?
(D) Maltus Faber e Traverso, due realtà che sembrano inconciliabili. Come nasce questa serata?
(R) Nasce perché siamo due realtà autoctone, entrambe della Valpolcevera, e quando ci siamo incontrati ad una manifestazione del CIV di Bolzaneto abbiamo deciso che sarebbe stato bello organizzare insieme qualcosa. Così abbiamo studiato e realizzato questo progetto della “Cousine a la Bìer”.
(D) Prego? (Massimo ride)
(R) La “cucina alla birra”! Come ti ho detto la volta scorsa, noi vogliamo diffondere la cultura della birra e farla entrare “veramente” nelle case della gente. La birra usata non solo come bevanda o come accompagnamento, ma anche come “ingrediente” nelle ricette, è un aspetto poco conosciuto della birra stessa, mentre nella tradizione belga, a cui noi ci rifacciamo dal punto di vista produttivo, sono davvero tanti i piatti a base di birra. E’ questo che vogliamo far conoscere, anche perché converrai con me che quando usi una birra ”viva”, un piatto lo caratterizzi mica male!
Comunque, la vera “mente” di questa serata è lei.
(mi indica una ragazza dal viso simpatico, che immediatamente diventa bersaglio delle mie domande)
(D) Ciao, mi parli un po’ di te?
(R) sono Maria Chiara Sereno, come il cielo… che non vediamo da un po’! (in effetti, da due mesi a Genova diluvia…ndr). Faccio parte della CookLAB, e mi occupo di corsi di cucina, banqueting, team building e chef a domicilio, assieme Beatrice Mao, la nostra cake designer.
(D) Parliamo dei tuoi corsi di cucina, come quello di stasera. Secondo te, in un periodo in cui pare che le donne non amino troppo mettersi ai fornelli, possono essere un modo per far riavvicinare le persone alla cucina?
(R) Penso che questo tipo di serate vadano vissute come un momento di divertimento e di svago, per ritrovare il piacere di stare in cucina, prima di ogni altra cosa.
Poi certo, può essere un modo per riavvicinare le persone, soprattutto le donne, alla cucina.
Ma secondo me più di tutto è importante divertirsi.
Aspetto l’inizio del corso, poi mi allontano mentre Massimo inizia il suo intervento.
Mi rivolgo a Bruno Orsini, titolare di “Traverso”, per un’ultima domanda.
(D) Sig. Orsini, Traverso è un negozio di casalinghi, perché questa decisione di proporre dei corsi di cucina?
(R) Perché abbiamo seguito l’onda dei vari programmi televisivi a tema, ma anche perché la gente sta riscoprendo il piacere di stare in casa, di ricevere gli amici e di preparare da mangiare con le proprie mani.
(D) Può essere una fase legata alla crisi?
(R) Chissà, forse sì. Ma secondo me è più una fase realmente legata ad un “ritorno” alla casa, forse perché il periodo passato è stato un po’ troppo all’insegna del consumismo, forse perché semplicemente ci siamo concentrati troppo sull’apparenza e meno sulla sostanza.
Comunque sia, la gente vuole sentire di nuovo il piacere di realizzare i piatti con le proprie mani, di presentarli dando loro un tocco personale.
Noi abbiamo deciso di seguire questa nuova corrente di pensiero.
(D) Come pensate di proseguire?
(R) Speriamo di riuscire ad organizzarci meglio, magari con una vera cucina da mettere a disposizione degli “allievi”. Intanto vogliamo proseguire così, su questa strada, sempre meglio.
Cari lettori, il mio modesto parere è che la serata sia stata un successo.
Durante il corso sono stati proposti diversi piatti, tutti più che realizzabili anche dalle mani meno esperte, dal risotto, alla zuppetta di cozze, agli arrosticini, dove la birra non ha fatto solo la parte dell’accompagnatrice, ma anche e soprattutto quella dell’ingrediente.
Ci sono state anche proposte insolite, come il pane alla birra e la gelatina da accompagnare con formaggi assortiti, ma è soprattutto il profumo della novità che si sente nell’aria.
Sono serate come queste che ti fanno capire che la cucina non è solo un ambiente dove, alla fine dei conti, metti insieme il pranzo e la cena, ma che può e deve essere un universo dove potersi divertire, rilassare, e dove riuscire ad allargare la mente, volando attraverso i sapori verso mondi che sembrano lontani, ma che sono più vicini di quanto si possa immaginare.
Si ringraziano Traverso L’Incontro e la Maltus Faber, oltre che Maria Chiara Sereno di CookLAB, per la disponibilità.
Per informazioni:
www.traversolincontro.it
www.cooklab.it
Per informazioni sui corsi di cucina:
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e le pagine Facebook Traverso L’Incontro e CookLab
Nella foto d'apertura Maria Chiara Sereno e Beatrice Mao
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