È un periodo difficile per tutti. Ci sentiamo confusi, soli, indecisi.
Ci arrabbiamo per i fatti della politica, ci scagliamo con rabbia impotente contro gli autori dell'orribile attentato di Brindisi. Poi il terremoto, che ha colpito una delle zone più floride che ancora restano in Italia. C'è davvero da scoraggiarsi.
A volte mi chiedo che senso abbia, in un mondo che sembra involvere su se stesso e presentarci ogni giorno nuove, orribili tragedie, continuare a parlare di cibo, di vino, di convivialità. Elementi che sono alla base della gioia di vivere.
Gioia di vivere che in tanti stanno perdendo...
Ma bisogna resistere. Non perdiamo la speranza. Speranza che possiamo ancora trovare nel profumo di un pane appena sfornato, in un bicchiere di vino condiviso con gli amici, in un sogno da realizzare o una ricetta da inventare.
Mio nonno diceva sempre: "L'inverno non può durare per sempre". Ed è così.
Con il cuore a pezzi sono vicina ai tanti amici che vivono nella paura, nelle mie terre d'origine, tra Modena e Bologna.
A loro, ma anche a tutti voi, amici lettori, lancio questo messaggio di speranza: verrà il giorno in cui potremo rilassarci davanti a un piatto di tagliatelle e ricordare questo periodo, brindando a una nuova, possibile prosperità.
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