Nasce nel cuore di Roma, nel quartiere Testaccio, un nuovo concept dell’enogastronomia. Si chiama Taste’accio ed è frutto dell’immaginazione e dell’ingegno di Vincenzo Mancino già artefice di DOL – Di Origine Laziale, il tempio dell’enogastronomia del territorio che ha sede nel quartiere Centocelle.

Si trova in un’antica grotta sotto al Monte dei Cocci, uno dei luoghi più suggestivi e antichi della Capitale, ma soprattutto un luogo che sin dalle sue origini è stato utilizzato per la conservazione e l’affinamento del cibo. Grazie alle loro caratteristiche climatiche e ambientali (una media tra i 10° e i 15°).

 Le grotte di Testaccio spiega Mancino  rappresentano un ambiente ideale per la stagionatura naturale di prodotti come formaggi e salumi. Sono ambienti con umidità controllata e temperature costanti, che favoriscono una maturazione lenta e omogenea, migliorando la qualità organolettica del prodotto. Questo tipo di affinamento permette di ottenere formaggi e salumi con una texture più morbida e un sapore più intenso, caratteristiche che non potrebbero essere raggiunte in un ambiente industriale”. Da qui, l’idea di introdurre nuove affinature originali, create sfruttando le caratteristiche uniche delle grotte.

Taste’accio non è solo il luogo ideale dove ripararsi dal caldo dell’estate o acquistare prodotti, ma dove fare una vera e propria esperienza del cibo e dell’arte in tutte le loro accezioni. L’arte del fare, del saper fare bene, l’arte del creare bellezza che ha origine dalle mani sapienti di artigiani del gusto e della materia, come ad esempio la ceramica. Una bottega dei sapori che diventa anche bottega dell’arte: uno spazio poliedrico di divulgazione e di relazioni, in cui il cibo e l’arte s’incontrano per costruire un dialogo costante e mutevole. Come già avverrà a partire dall’8 ottobre, quando Taste’accio sarà ufficialmente aperto al pubblico, con la mostra permanente delle sculture del ceramista Riccardo Monachesi, che per il materiale utilizzato si connette in maniera speciale al luogo, il Monte dei Cocci, ma anche delle fotografie di Valentina Bellomo e le opere dell’Associazione RiscArti di Marlene Scalise. A completare l’essenza sperimentale e divulgativa di Taste’accio anche uno spazio espositivo in cui potranno essere allestite mostre accessibili gratuitamente.

Ma cosa troveranno i visitatori di Taste’accio? Salumi, formaggi, vini, oli, legumi e spiriti saranno disponibili per l’acquisto, garantendo un’esperienza autentica e promuovendo la filiera corta. I visitatori potranno inoltre degustare i prodotti in loco, godendo di abbinamenti tra cibo e vino che esaltano il patrimonio enogastronomico del territorio, ma anche partecipare a workshop e veri e propri “food tour”. Tra i prodotti non mancheranno certamente alcuni presidi laziali, quali il Pecorino Romano Dop, il Conciato di San Vittore, un formaggio raro e prezioso, alla cui riscoperta ha contribuito lo stesso Mancino; la Caciottina massaggiata di Amaseno, il Guanciale, immancabile per la preparazione dei piatti più iconici della tradizione, i Salumi da allevamento allo stato brado, il Prosciutto di Bassiano.

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Sono nata e vivo a Roma. Mi sono laureata in Lettere alla Sapienza e dopo un master in Web Marketing e New Media ho lavorato nel settore della Comunicazione e degli eventi. Oggi mi occupo di divulgazione cinematografica in ambito museale e amo viaggiare in maniera spasmodica. Sono cresciuta in una famiglia di astemi, ma visto che ho sempre fatto il contrario di tutto e di tutti, ad un certo punto della mia vita ho deciso di diventare sommelier. Amo il vino in tutte le sue sfaccettature, ma quello che mi piace di più è indagare i legami e scoprire le intermittenze che ci sono tra il mondo del vino e quello dell’arte. Le mie degustazioni sono sempre delle occasioni per condividere, con amici e curiosi, le suggestioni e i richiami tra le note sensoriali di un vino e l’universo artistico. Forse la mia si può chiamare deformazione professionale, ma ormai non riesco più a coltivare le mie passioni per il cinema, il cibo e i viaggi senza condirle con tannini e perlage.