Al sesto piano della Rinascente di Piazza Fiume a Roma, si parte col nuovissimo format di Enoteca La Torre.
Silvia Sperduti e Michele Pepponi, sempre saldamente alla guida di Enoteca La Torre Group, rilanciano per Rinascente con un progetto ambizioso: una proposta gastronomica che varierà col passare delle ore, dalla colazione continentale al mattino, al pranzo bistrot veloce, alla cena: quattordici ore al giorno, sette giorni su sette.
E se durante il giorno – come dice Silvia Sperduti – l’obiettivo è accostare a uno shopping top level una proposta gastronomica di qualità, la vera sfida arriva al tramonto – sostiene Michele Pepponi – “quando non si tratterà più di venire incontro agli ospiti già presenti in Rinascente, ma di accogliere chi sceglierà di prendere l’ascensore con l’intenzione precisa di venirci a trovare”.
A quel punto le luci si abbassano e.… a illuminarsi sarà il cocktail bar, una sorta di agorà ideata insieme all’architetto Fabio Cialfa. Lì tutto ha inizio e tutto è possibile tra i millemila abbinamenti di ingredienti, colori e gradazioni alcoliche differenti, proposti dagli alchimisti della mixology; lì si stemperano le tensioni della giornata e si scambiano due chiacchiere in attesa di gustare una cena gourmet firmata dallo chef Antonio Autiero, già secondo di Domenico Stile (una stella Michelin) e promosso sul campo per questa nuova avventura. Al consueto menu si accosteranno fuori programma legati alla stagione e i carrelli gastronomici, uno dedicato alle tartare e l’altro ai dolci.
Noi, abbiamo aperto le danze con un gin sour bergamotto e spuma di mela verde ammirando il tramonto dalla terrazza e piluccando i vari finger food che ci passavano sotto il naso: vol-au-vent salmone e aneto, frittini cacio e pepe con spuma alla mela annurca, mini-cornetti di tonno alla pizzaiola, gnocchi fritti pomodoro e parmigiano. A tavola abbiamo assaggiato i gamberi rosa in carrozza, wakame e salsa teriyaki, apprezzato la nota spinta e fresca del lime nel risotto yogurt, asparagi e capesante affumicate, gustato il semifreddo cheesecake di frutti rossi e croccante di cereali, il tutto in abbinamento con Soave Bertani e Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra Umani Ronchi. A sorpresa, in chiusura, un assaggino del Circus, il variopinto carrello dei dolci.
Ma forse, per usare le parole commosse di Michele Pepponi, la cosa più bella della serata è stata l’emozione di ritrovarsi in una sala piena, l’atmosfera gaia e la cifra lieve con cui Enoteca La Torre ha osato scrivere la prima frase sulla pagina bianca di questa nuova impresa.