In questa estate così particolare, i miei pochi giorni di “ferie” (nel senso che non ero a Roma) li ho concentrati in Toscana, per la precisione in Maremma, tra Pitigliano e Sovana. Lì, comunque per lavoro, ho trascorso un paio di giorni piacevolissimi andando in giro per siti archeologici. Ovviamente, stando in quelle zone non si poteva non cadere bene quando si andava a mangiare qualcosa. In una delle mie scorribande culinarie sono anche riuscita a mangiare in un ipogeo dentro a un ristorante, ed è stato qualcosa di meraviglioso.
E quando mi sedevo a tavola, le conversazioni con il cameriere erano più o meno così:
«Buongiorno, si accomodi. Le porto dell’acqua?»
«Sì, grazie.»
«E vino.»
E non era una domanda, ma una affermazione. E così ho passato bei momenti col bianco di Pitigliano e il rosso di Sovana, vini che, mi hanno detto, erano bevuti più o meno così anche dagli Etruschi. E mi sono piaciuti così tanto che ho deciso di condividere con voi quel che ho scoperto su questi vini che mi hanno trasportato per un po’ in un banchetto etrusco.
Per quanto riguarda il bianco di Pitigliano, che io ho assaggiato come DOC, so che viene prodotto anche come spumante e come vin santo. Viene da uvaggi bianchi come Trebbiano toscano, Greco, Malvasia bianca e Verdello. È fermo e ha un bellissimo colore giallo paglierino. Bevuto freddo, ma non troppo, si accompagna molto bene con il pesce, ovviamente, ma anche a piatti toscani come la panzanella o lo sformato di carciofi.
Il rosso di Sovana, DOC anch’esso, viene prodotto con una base di Sangiovese, almeno al 50%, assieme ad altri uvaggi rossi quali Aleatico, Cabernet Sauvignon, Ciliegiolo e Merlot.
Ha un color rubino intenso e si accompagna a tutti gli ottimi piatti di carne presenti in Maremma. Anche qui le tipologie presenti sono molteplici perché di parla di Rosso, Rosso Riserva, Rosso Superiore e Rosato. Come si può capire, si tratta di un vino importante, che si fa comunque bere con piacere visto che in Toscana i piatti da abbinarci sono davvero tanti.
Io vi consiglio non solo un giretto da quelle parti, ma anche un assaggio di questi vini che vi riporteranno per la durata del pasto indietro nel tempo, riassaporando in qualche modo sapori perduti di secoli fa.
Photo by Terry Vlisidis on Unsplash
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