Il Primo di Ottobre è stata la giornata mondiale del caffè, quella in cui si è celebrata questa nera bevanda.
Oddio, oramai alle giornate mondiali saremmo anche un po’ abituati, io stessa ogni giorno mi alzo con la certezza che – aprendo Internet – leggerò che si celebra qualche giornata mondiale, dalle più importanti (il 10 Ottobre sarà la giornata mondiale della salute mentale, il 14 Giugno è stata quella del donatore di sangue) alle più bizzarre (che dire del 6 Luglio, giornata mondiale del bacio? E del 31 Luglio, giornata mondiale dell’orgasmo?)
Oggi però ho scelto di parlarvi della celebrazione del caffè perché io, pur non amando questa bevanda, ne sono completamente soggiogata.
ALLA GENTE PIACE PIANGERE SUL LATTE VERSATO; IO PIANGO OGNI VOLTA CHE MI ROVESCIO IL CAFFÈ ADDOSSO. [Anthony Liccione]
Per me il caffè è una tradizione, un’usanza, un affare sociale che mi lega a stretto giro a mille e più persone ed episodi. Una volta lessi una frase bellissima “Il caffè è una scusa per tutto…” quanto è vera?
Non vi è mai capitato di invitare o essere invitati per un caffè, come preludio di un contratto di lavoro, un’amicizia, un amore? Eh sì, non negatelo, anche solo di una serata di sesso a portar via…
Il caffè è una scusa, per tante cose, è un modo easy per allacciare e riallacciare rapporti, per mantenere contatti quotidiani, per ritrovarsi a discutere, a scambiarsi pareri, opinioni, passioni e pettegolezzi.
IO GIUDICO UN RISTORANTE DAL SUO PANE E DAL SUO CAFFÈ. [Burt Lancaster]
Il caffè poi non impegna, non ti obbliga a vestirti bene, a uscire di sera, a restare in compagnia dell’altra persona per ore e ore, non implica una grossa spesa, non mette a disagio sul chi deve pagare il conto (e su questo argomento mi divertirò a scrivere un altro articolo a breve!) il caffè puoi organizzarlo la mattina, dopo pranzo e fino al tardo pomeriggio, ce ne sono di modi, momenti e occasioni, tanti quanti sono i bar!
A RIEMPIRE UNA DISTANZA BASTA UNA CAFFETTIERA SUL FUOCO. [Erri De Luca]
Mi chiedo come faccia chi non beve caffè! Cosa mai potrà ordinare? Orzo? Magari con una buccia di limone o arancia ad aromatizzarlo? Buona idea, certo… oppure un succo di frutta? Uhm.. no, troppo lezioso e a tratti quasi bambinesco. In alcuni periodi, quando il mio stomaco gridava “Nàima ti prego, meno caffè!” periodi in cui ne prendevo anche nove in una giornata, non amando l’orzo preparato nei bar sono arrivata a sostituirli con un bicchiere di acqua con dentro una fettina di limone. La tristezza. Vi assicuro.
E poi, vuoi mettere il profumo del caffè? La gestualità del berlo, di aprire quelle bustine di zucchero bianco o di finta canna, che non è mai vera canna ma sempre e solo zucchero colorato con del caramello, e poi mescolare e picchiettare il cucchiaino sul bordo della tazzina, posarlo, prenderla tra le dita e portarla alle labbra, magari soffiarci sopra un attimo e poi gettarvisi dentro lasciandosi per un attimo irretire e soggiogare dal suo profumo… perché sì, vi ho detto che non amo il caffè, ma è al suo profumo che non so resistere, il suo profumo fa tanto casa – anche se manca il rumore della moka che borbotta, per render i ricordi davvero perfetti – il suo aroma avvolgente rassicura e ti dà la certezza che qualcosa di magico esista davvero, se un giorno qualcuno ha inventato il caffè, partendo da dei grani verdi e finendo con una tazza bollente.
BERE CAFFÈ DECAFFEINATO È COME MASTURBARSI CON UN GUANTO DA FORNO! [Robin Williams]
Potranno passare anni ma non scorderò mai il primo caffè a cui invitai (coraggiosa!!) quello che poi fu il mio uomo per quasi un anno, e poi i caffè mattutini prima di andare a lavoro e quello sacrosanto dopo pranzo, che spezzava la giornata e ti regalava un po’ di respiro dagli impegni quotidiani, così come non scorderò mai gli inviti ricevuti negli anni a prendere un caffè, così tanti che una mia amica aveva finito per soprannominarmi “Carmencita”, ispirandosi al celebre personaggio del Carosello, ovviamente accettati solo in parte ma che restano lì a marchiare simpaticamente la mia reputazione, perché il caffè è una scusa, una scusa per tanti, per provare ad avere una chance e in un mondo che corre forse troppo veloce cosa c’è di meglio per fermarsi e provare a guardarsi davvero negli occhi, di una buona tazzina di caffè?
SE L’AMORE È NELL’ARIA…DI SICURO HA IL PROFUMO DEL CAFFÈ. [WEB]
Vicedirettore di questa rivista nonché blogger, giornalista, laureata in comunicazione, parlo di food ma non solo; recensisco locali ed eventi, racconto di persone e situazioni su siti e riviste. Qui su Cavolo Verde – sperando di non essere presa troppo sul serio – chiacchiero, polemizzo, ironizzo, punzecchio e faccio anche la morale.
In sintesi? Scrivo – seriamente – e mi piace. Tanto.
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