Lunedì 31 marzo mi sono regalata una serata da sogno: una Cena delle Stelle, letteralmente.

Da Eataly Roma ho partecipato a un evento che ha visto protagonisti alcuni dei più grandi nomi della cucina campana, tutti sotto lo stesso tetto (e che tetto: il ristorante Terra, al secondo piano).

A dare il via alle danze, il benvenuto con la regina dei formaggi: la mozzarella di bufala campana DOP de La Contadina, servita sia nella versione classica che affumicata. Un inizio godurioso, con il Dubl Brut Edition III Metodo Classico di Feudi di San Gregorio a fare da partner perfetto.

Poi è arrivato l’antipasto. E che antipasto! Maicol Izzo, giovane talento due stelle Michelin di Piazzetta Milù (Castellammare di Stabia), ha proposto una Pizza di scarole… croccante che profumava di Campania autentica. Croccante, saporita, con un equilibrio tale che mi ha fatto quasi commuovere. La cosa bella? Maicol viene da una pizzeria di famiglia che si è evoluta fino a raggiungere vette stellate. E non per niente è considerato lo chef emergente più promettente della Michelin.

Il primo, firmato da Luigi Tramontano, stella Michelin del ristorante O me o il mare di Gragnano, è stato un tuffo nella complessità: tubetti di pasta di Gragnano IGP, estrazione di friarielli e spuma di canocchie. Un piatto elegante, marino e vegetale insieme, abbinato al Cutizzi Greco Di Tufo DOCG Riserva 2023.

E poi… il secondo. Giuseppe Molaro (chef di Contaminazioni Restaurant, una stella Michelin) ci ha proposto una spigola cotta al BBQ con miso di fave invecchiato 2 anni, aceto di alghe, pomodoro del Piennolo affumicato, spinaci e limone di Sorrento. La salsa al miso… era così buona… da leccarsi i baffi! Il tutto in abbinamento col Campanaro Fiano di Avellino DOCG Riserva 2022.

Infine, il dolce. Che non era solo un dolce, ma una poesia firmata Pasquale Marigliano, World Pastry Star 2023: Navigando a fronn’ e limone, con emulsione di limone e yogurt con fiori e passion fruit. Delicato, fresco, profumato e deorato rigorosamente a mano. Il tutto reso armonico dal Privilegio Irpinia Fiano Passito DOC.

A rendere l’atmosfera speciale ci ha pensato la musica del pianista Marco Palmisano e la conduzione del critico gastronomico Davide Ricciardiello, che ha fatto racconta i piatti ai diretti creatori.

È stata una di quelle serate in cui la passione dei racconti degli chef ha guidato il palato. E ora, se mi cercate, sono probabilmente online a ordinare la mozzarella de La Contadina. O a sognare la salsa di miso di Giuseppe.

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Vicedirettore di questa rivista nonché blogger, giornalista, laureata in comunicazione, parlo di food ma non solo; recensisco locali ed eventi, racconto di persone e situazioni su siti e riviste. Qui su Cavolo Verde – sperando di non essere presa troppo sul serio – chiacchiero, polemizzo, ironizzo, punzecchio e faccio anche la morale.
In sintesi? Scrivo – seriamente – e mi piace. Tanto.