“Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza. Per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto.” (Henry David Thoreau)
Inizio queste mie righe con le parole di Thoreau perché vorrei argomentare oggi su un aspetto molto importante e interessante della vita dei boschi, argomento del quale ogni tanto amo scrivere.
Molti di voi credo abbiano ben chiara la sensazione di benessere che pervade noi umani quando entriamo in contatto con una realtà a tutti ben nota e salutare, voglio dire quando cioè entriamo in un bosco.
Bene: sapete perché questo accade ?
Vi sono diverse ragioni. La prima è sicuramente legata alla qualità dell’aria pura mista ad ossigeno che si può respirare in un bosco. Le piante si sa che durante il giorno svolgono un’azione che ha un nome noto più o meno a tutti. Gli alberi d’alto fusto producono ossigeno, diranno in molti tra voi, e certo questa è una verità inoppugnabile della quale più avanti parleremo. Ma non è tutto.
Gli alberi, con la loro folta chioma, quando sono insieme a migliaia in un bosco, diventano un’enorme cappa aspirante dotata di un potentissimo filtro, un filtro naturale che è costituito dalle foglie. Questo filtro vegetale è vivo ed è capace di recuperare tonnellate e tonnellate di sostanze sospese nell’aria dei nostri territori, sempre più urbanizzati e trafficati.
La volta vegetale delle foreste agisce, infatti, come un potentissimo aspirapolvere che aspira polveri insieme a pollini e ad altre decine di sostanze nocive alla nostra respirazione.
Volete avere qualche numero? Bene, allora dico subito che un bosco, che spesso occupa migliaia di chilometri quadrati, con uno solo di questi chilometri quadrati raccoglie circa 7000 tonnellate all’anno di impurità presenti nell’aria che lo attraversa.
Questa capacita è cento volte maggiore rispetto ad un semplice prato verde e questo fa dei boschi la parte nodale del sistema depurativo naturale della terra.
I boschi eliminano dall’aria, come abbiamo detto, polveri e sostanze nocive – idrocarburi tossici, acidi, composti dell’azoto – ma nello stesso tempo immettono nell’aria anche sostanze per noi molto benefiche che vanno sotto il nome di fitoncidi.
Cosa sono queste sostanze dallo strano nome? Sono sostanze complesse che gli alberi emettono per difendersi dai parassiti e sono proprio queste sostanze a rendere l’aria dei boschi particolarmente curativa ed efficacie per eliminare ad esempio germi e batteri e per regalare a noi, che nei boschi passeggiamo, una specie di “aerosol curativo” e benefico che recenti studi hanno dimostrato anche sia attivo e rinforzi il nostro sistema immunitario, cosa questa che ai giorni nostri massacrati da attacchi virali drammatici, è di non poca rilevanza.
Ecco perché la frequentazione dei boschi risulta oggi di primaria importanza ed ecco perché i boschi vanno salvaguardati come patrimonio vitale per noi e non solo per ragioni estetiche di bellezza del paesaggio.
Ma non tutti i boschi sono uguali. Recenti ricerche di studiosi approfondite, portare avanti in particolare in Corea, hanno dimostrato che i boschi di conifere naturali sono i più efficaci per creare masse d’aria curative profumate ed efficaci contro batteri e germi. Mentre le stesse ricerche hanno dimostrato che nei boschi naturali di latifoglie, diciamo foreste centenarie in perfetto equilibrio vegetale tra gli alberi che le formano, l’effetto dei fitoncidi emessi, diversi da quelli delle conifere, agisce in modo benefico sulla pressione arteriosa e sulla capacità polmonare.
Infine è anche emerso che se un bosco è stato impiantato dall’uomo in una zona climatica non adatta alle essenze di cui è costituito – ad esempio piantare conifere in pianura senza rispettare la loro esigenza di umidità e venti adatti – fa svanire ogni effetto curativo. Questo dice chiaramente che se gli alberi soffrono siccità, caldo anomalo e terreni inadatti, iniziano a lanciarsi tra loro messaggi di vero e proprio disagio e questo crea atmosfere da respirare per noi che sono negative o semplicemente inutili per la nostra salute.
Ad esempio si è scoperto che una passeggiata in un parco cittadino, costruito piantumando essenze vegetali a caso e senza che fra loro vi sia comunicazione efficace, o in viali alberati e monoculturali di una città trafficata, fa svanire ogni beneficio per la nostra salute da parte dei fitoncidi.
Servono perciò boschi veri, vivi, con alberi dialoganti tra loro. Altrimenti la “magia” salutare del bosco per noi non si avvera.
Che dire: fatevi qualche domanda e datevi le risposte.
Buone sgambate in boschi “veri” a tutte e a tutti.
Photo by Lukasz Szmigiel on Unsplash
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