Una vera gloria della cucina messicana, il taco al pastor ha ottenuto il titolo di miglior piatto del mondo, nel concorso Taste Atlas, ottenendo 4.4 stelle su 5, superando anche la pizza napoletana e le lasagne; un colpo al cuore per un italiano!
Ma vi assicuro che vale davvero la pena provarlo, un buon taco al pastor è realmente un’esperienza gastronomica, anche per la semplicità della preparazione, che ne esalta i singoli sapori, ben definiti, il cui abbinamento si traduce in un’armonia di gusto che rasenta la perfezione culinaria ad ogni boccone.
Il piatto, forse il più classico cibo di strada messicano,
consiste in una tortilla di farina di grano o di mais, cotta al carbone e farcita, a mo’ di piadina, con carne di maiale speziata cotta nel trompo (versione messicana del kebab, chiaro retaggio della forte influenza della cucina libanese nell’area) e guarnita con ananas, cipolla, cilantro, nella versione basica. Vi possono essere aggiunti succo di limone e quasi tutte le squisite salsine messicane, preferibilmente piccanti, quali quelle a base di aglio o di chile autoctoni, come habanero o chile de arbol.
Le spezie con le quali viene marinato il maiale (altro grande prodotto messicano, rosa, morbido, magro) variano da regione a regione;
nel nord si usano spezie e coloranti naturali neri che danno luogo al taco de pastor negro, nel sud/est e nello Yucatan si utilizza invece un colorante naturale, l’achiote (in italiano annatto), che si ricava dalla pianta della bixa orellana e che conferisce alla carne un accattivante color rosso.
Chi scrive è convinto che i migliori tacos al pastor del Messico siano quelli dello Yucatan, Stato imprescindibile, anche solo per la varietà delle ricette, per poter comprendere e assaggiare la gastronomia messicana.
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