In questo periodo di necessaria austerità, trovo che il recupero di ricette antiche basate sull’ottimizzazione degli ingredienti e sul “non spreco” sia un’ottima occasione per riscoprire le proprie radici gastronomiche.
Era la mia amata zia Iolanda che mi preparava la torta di pane quando andavo a farle visita e non lo faceva per risparmiare, lo faceva perché l’ingrediente vero di questi piatti, nati da storiche necessità economiche, era l’affetto.
Questa è la versione “alla parmigiana” della ricetta, ottima per la colazione, ma credo vi siano mille varianti in tutta Italia.
INGREDIENTI:
1 kg di pane anche raffermo;
1 lt e ¼ di latte;
2 uova;
2 hg di zucchero;
2 hg di uvetta rinvenuta nel rum;
1 hg di pinoli;
1 hg di noci tritate;
1 hg e ½ di amaretti tritati;
3 cucchiai di cacao amaro.
PREPARAZIONE:
Mettere a bagno il pane a pezzi nel latte la sera prima; passare poi tutto col passaverdure (o frullarlo molto brevemente, se preferite).
Aggiungere al composto tutti i rimanenti ingredienti.
Mescolare bene e mettere in forno a 180 gradi per 40 minuti circa.
Permettetemi, nel finale, un ricordo per zia Iolanda, bravissima cuoca e persona generosa e gentile; sarebbe contenta di sapere che la sua personale ricetta della torta di pane ha cominciato a “viaggiare”.
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