Viene primavera
festeggiam!
Vita nova si rinnova
ancor nel mondo
La natura ride
lieta di piacer!
Quest’anno, complice un inverno mite e una primavera anticipata, riesco a fare la confettura ai fiori d’arancio a marzo, anziché a maggio!
Eccovi la ricetta tratta da “Magie in barattolo” (il mio ricettario poco segreto di confetture ai fiori, che sto ultimando).
Fatevi un’ “immersione” in un arancio fiorito, sarete deliziati dal profumo! Cogliete i fiori appena sbocciati, portateli in cucina e metteteli a bagno un’intera giornata in una ciotola con poca acqua fredda: la cucina prenderà il profumo del Paradiso.
Per la confettura procedete così: sbucciate le mele e fatele a tocchetti. Pesatele. Ponetele sul fuoco con l’acqua ai fiori d’arancio filtrata. Quando sono quasi sfatte, frullatele per bene con un frullatore ad immersione. Aggiungete zucchero al 30%, del succo di arancia e rimettete sul fuoco. A fine cottura aggiungete petali di fiori d’arancio, dai fiori che erano stati a bagno e da cui avete ricavato l’acqua ai fiori d’arancio. Invasate nei barattoli sterilizzati e create il sottovuoto rimettendo i barattoli sul fuoco, in una grande pentola con abbondante acqua.
Buona primavera
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Conosco diverse erbe del posto dove vivo, la Sardegna, ma non conoscevo affatto l’enula.
Ho potuto scoprirla grazie a Giovanna, una mia nuova amica, che mi ha regalato una bottiglia di liquore e l’olio d’enula… -
Non so voi, ma a me Novembre deprime, nonostante abiti in Sardegna: proprio non digerisco la mancanza di luce, le giornate corte, il dovermi intabarrare di scomodi strati di vestiti, l’umidità…
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Chiedete ad un sardo emigrato qual’è il profumo che sente appena sbarcato in terra natia: vi dirà il profumo di elicriso!
Anche per i turisti, non avvezzi a questo profumo, questa pianta sarà indissolubilmente legata ai ricordi… -
Lo so che mi attirerò gli strali di chi considera la cucina una questione di pesi al grammo, ma la sottoscritta, onestamente, non pesa quasi niente, nemmeno per i dolci…
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Cosa fare con i profumatissimi fiori d’arancio? Io di solito preparo la confettura, oppure fare il liquore…
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Aprile è un mese straordinario per la raccolta di erbe spontanee. Oggi ho colto mazzetti di Erba vajola (detta anche Erba tortora) che in questo periodo è in fiore…
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Oggi sono in vena di ricordi e vi parlo di un’esperienza culinaria che risale a ben 40 e passa anni fa…
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La loro carne (delle capre) richiede molta cottura ed è più magra di quella di pecora. Meglio sporzionarla in pezzetti piccoli, così cuoce un tantino prima…
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Costoso più dell’oro, lo zafferano si può trovare sotto varie forme, ma la resa migliore dal punto di vista organolettico e visivo, è sicuramente data dallo zafferano in pistilli. I pistilli, o stimmi, sono i tre filini rossi che si trovano al centro del fiore e dai quali si ricava la polvere dorata che siamo abituati a vedere.
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In Sardegna le lumache sono considerate una vera e propria prelibatezza, e non c’è sardo che si rispetti che, dopo un paio di giornate di pioggia, non sparisca in campagna attrezzato di stivali di gomma e retino per la raccolta…
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La cordula, chiamata anche treccia, è a base di interiora d’agnello e deve il suo nome alla forma che assume con l’intreccio degli intestini.
E così intestino tenue e crasso, pancia e una rete, chiamata in sardo “sa nappa”, sono sapientemente intrecciati a formare la treccia… -
Quest’anno, complice un inverno mite e una primavera anticipata, riesco a fare la confettura ai fiori d’arancio a marzo, anziché a maggio…
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È un momentaccio, lo sappiamo tutti. Poi, scorrendo la home di fb, ti puoi imbattere anche in cose che ti scaldano il cuore. Mi riferisco alla “cucina degli avanzi” di Paolo Lepori…
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Quando ero piccola e andavo a trovare nonna Stella, sentivo il profumo di questa torta prima di arrivare a casa sua. La casa di nonna si affacciava su una grande corte lombarda dove c’era una panetteria che sfornava torte…
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Le seadas, tonde e dorate come il sole pieno della Sardegna, profumate di agrumi e miele…
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I polentoni si chiamano così per aver mangiato tanta polenta. Mia nonna Stella, classe 1899, mi raccontava che la sua generazione è sopravvissuta grazie alla polenta. Non c’era altro da mangiare…
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Che Natale è senza panettone ripieno? Ecco come trasformare un panettone in una vera goduria…
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Mi sono iscritta per gioco (adoro scherzare!) ad un gruppo facebook dal nome che è tutto un programma: “Anonima coccodrilli” dove si confessano le varie dipendenze da cibo, il gruppo si fa sempre più esilarante e si stanno delineando vari profili…
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Siete anche voi una di quelle persone che impazziscono quando entrano in una gelateria millegusti? Amate esplorare e creare in cucina? Avete desiderio di gelato anche a Gennaio? Ecco la ricetta che fa per voi…
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Il famoso “arrosticino” abruzzese si dice che sia prevalentemente fatto di carne importata dall’Irlanda… -
Oggi vi parlerò di un’altra prova iniziatica culinaria che ho vissuto in Sardegna. Ovvero delle anguille, che in Sardegna vengono impiattate a mo’ di serpente…
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Non vi tragga in inganno il nome esotico! Tutte queste “u” finali fanno presagire che trattasi di “cosa” sarda…
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