Gli Orehovki sono dei deliziosi biscottini a base di noci tipici della tradizione natalizia bulgara.
Croccanti fuori, morbidi e leggermente gommosi dentro, con un forte sapore di noce e vaniglia (o cannella a seconda della ricetta), sono facili e veloci da preparare e di sicuro effetto.
Perfetti per realizzare piccoli doni natalizi o da offrire nei giorni di festa ad amici e parenti, in questa versione viene utilizzato pochissimo zucchero per apprezzare davvero il sapore delle noci.
A proporli è la bravissima Lyuba Radeva, le sue ricette riescono sempre e grazie a lei, sul gruppo facebook di “Quelli che… non solo i dolci”, ho conosciuto tante ricette dolci e salate della tradizione mitteleuropea.

BISCOTTI OREHOVKI
Porzioni: 12-14 biscotti, diametro 5-6 cm
Tempo di preparazione: 1 ora

Ingredienti:

2 albumi medi (65-70 g)
120 g di zucchero
120 g di noci
10 g di amido di mais
½ cucchiaino di estratto di vaniglia

Procedimento:

Tritare finemente le noci. Mettere in un pentolino gli albumi, lo zucchero, l’amido e le noci. Mettere a bagnomaria a fuco basso e cuocere per una diecina di minuti girando sempre, lo zucchero si deve sciogliere, il composto si deve schiarire e addensare. Togliere e aggiungere la vaniglia. Lasciar raffreddare. Formare delle palline, appiattirle per formare dei dischetti e mettere sulla teglia coperta con carta forno. Infornare a 150-160 gradi per 15-20 minuti

Chi è Lyuba Radeva

Mi chiamo Lyuba, sono bulgara, faccio l’avvocato e lavoro anche nelle aziende di famiglia. Sono appassionata di cucina e di food photography. Adoro preparare dolci e ho un’affinita’ particolare con pane e lievitati. Mi piace sperimentare e creare sempre cose nuove. Ho una pagina Facebook “Food Visions” dove condivido le mie creazioni.

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Nata tra le Alpi Bavaresi, figlia di una genovese e di un piemontese, cresciuta all’ombra della lanterna, romana d’adozione da circa trent’anni, ha vissuto a Parigi e Ginevra ed è sposata con un pugliese doc. Grazie a questo suo background multiculturale che l’ha sempre messa a contatto con tradizioni culinarie differenti, o forse più probabilmente per una sua naturale predisposizione alla buona tavola, è da sempre una grande appassionata di cucina e di cibo in tutte le sue declinazioni. A tredici anni viene folgorata dal film “Sabrina” dove la splendida Audrey Hepburn, dopo aver frequentato una prestigiosa scuola di cucina a Parigi, torna in America e riesce a sposare l’uomo dei suoi sogni, per di più miliardario. Da qui la sua scelta di frequentare l’Istituto Tecnico Alberghiero Marco Polo di Genova dove coltiverà sempre più l’amore per l’arte culinaria e imparerà a sedurre gli uomini anche a tavola, ma non riuscirà mai a sposare un miliardario!!! Dopo la maturità prosegue i suoi studi nell’ambito della comunicazione, occupandosi in seguito di organizzazione di eventi culturali nel mondo teatrale prima e in quello enogastronomico poi. Oggi giornalista e foodwriter, appassionata di gatti e ancora follemente innamorata del cibo, collabora con alcune testate giornalistiche enogastronomiche e non solo