Sabato 13 luglio si è svolto a Uta, in provincia di Cagliari (Sardegna), il Birr’Ajò Street Beer Festival. Nella cornice de S’Olivariu, piazza nel cuore del paese del cagliaritano, 11 birrifici artigianali hanno proposto le loro produzioni, birre affermate e premiate e novità di quest’anno.

In linea con la generale tendenza del momento che vede la cultura della birra fondersi con aromi locali per creare gusti nuovi e non banali, oltre alle birre al festival di Uta si è potuto assaporare una vasta offerta di cibo da strada che ha permesso ai visitatori di accompagnare una buona frittura di pesce o un ottimo hamburger di pecora a un fresco bicchiere di 100 Nodi, double IPA della P3 Brewing.

Se in altri paesi d’Europa, come il Belgio, la cultura della birra ha una lunga tradizione, tanto che l’Unesco dal 2016 la considera patrimonio culturale intangibile, la produzione e il consumo di birre artigianali nell’Isola è certamente più recente e la diffusione di birrifici artigianali sembra risalire intorno ai primi anni del nuovo secolo. Secondo alcuni dati, il settore è in continua crescita tanto che negli ultimi anni i birrifici artigianali hanno avuto un incremento del 130% [1] tendenza che sembra in linea con i dati nazionali. Secondo una analisi della Coldiretti sul mercato italiano, nel 2018, gli acquisti di birra hanno raggiunto il miliardo di euro, con un consumo pro capite medio di 32 litri. Sempre la Coldiretti sottolinea un aumento del ben 330% dei birrifici artigianali in tutta Italia, con una produzione annuale che si aggira intorno ai 55 milioni di litri [2] .

Certamente l’arte di fare la birra e dell’utilizzo sapiente dei lieviti non è un fenomeno recente, ma affonda le sue radici nella storia dell’umanità.

Quando per la prima volta hanno imparato a utilizzare e gestire alcuni microorganismi, gli esseri umani hanno avviato il processo di domesticazione dei lieviti a cui è legata la stessa evoluzione umana: pane, birra, vino, formaggi sarebbero impossibili senza la capacità di utilizzare i lieviti per trasformare i prodotti primari.

E dunque anche il festival organizzato dalla Consulta dei giovani di Uta, giunto ormai alla settima edizione, è diventato un appuntamento fisso dell’estate campidanese, segnale, come abbiamo visto, di un settore sempre in crescita che nell’isola può appoggiarsi a folto e crescente numero di estimatori.

È interessante notare la tendenza ad accostare alle tecniche classiche di fermentazione per produrre le IPA, belgian ale, blanche, pils, e stout, nuovi ingredienti tipici del paesaggio sardo, come la Pompìa, agrume sardo, o l’elicriso. È questo il caso, per esempio, della Sexy pompia, fruit beer del birrificio Marduk Brewery o della Figu Morisca, fruit blanche con fico d’india. O ancora la Cream Heli, cream ale con elicriso del Birrificio di Cagliari.

E per chi si fosse perso questo gustoso evento, può sempre rimediare con il festival Is Maistus Craft Beer Fest 2019 – Summer Edition che si svolgerà nel bellissimo borgo medievale di Tratalias nel Sud Sardegna il 3 e 4 agosto prossimi.

[1]“Birre artigianali in Sardegna, settore in fermento ma servono regole chiare” in La Nuova Sardegna, Edizione Sassari: http://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/07/14/news/birre-settore-in-fermento-ma-servono-regole-chiare-1.17061486?fbclid=IwAR1mSza-KoIyxjvHvLqE-Vb_kWj6EgSqWcXSOvABy9nmGSFFeue1gjv99gs

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Greca N. Meloni è ricercatrice in Antropologia Culturale presso l’Istituto di Etnologia Europea dell’Università di Vienna. La sua passione per l’arte e la cultura l’hanno portata a conseguire nel 2012 la laurea triennale in Beni Culturali, seguita poi dalla laurea magistrale in Archeologia e Storia dell’arte. Si interessa di studi museali e conduce ricerche sui temi che riguardano le diverse forme di patrimonio culturale e della memoria.Responsabile del ‘Progetto S’Intzidu’ per conto dell’Associazione Culturale Onlus S’Intzidu e ideatrice del Museo Virtuale del Territorio di Uta (https://www.sintzidu.com/ ). Attualmente è impegnata in una ricerca etnografica sulle pratiche e i saperi legati all’attività dell’apicoltura in Sardegna. Attraverso il suo film ‘Abieris e Abis. Beyond a drop of Honey’ (2018) [https://www.youtube.com/watch?v=JKrq4VkOZwE&t=5s ] racconta il complicato mondo dell’apicoltura in Sardegna, diviso tra le politiche di gestione del territorio e la tutela della biodiversità.