Tramite infuso o decotto la salvia facilita e regolarizza il ciclo mestruale, riducendo i dolori legati alle contrazioni uterine, stimola inoltre l’appetito, placa la nausea, agisce positivamente sull’asma e su affezioni bronchiali in genere, aiuta ad espellere il catarro e calma la tosse convulsa.
È una pianta molto utile anche durante la convalescenza, come cicatrizzante in caso di ulcera e come stimolante delle funzioni digestive.
Per uso esterno viene utilizzato l’infuso concentrato per gargarismi e infiammazioni alla gola, per calmare il mal di denti e per combattere l’alitosi, mentre le foglie aggiunte all’acqua del bagno sono utili per attenuare i dolori reumatici, per contrastare la sudorazione, per profumare il corpo e per curare molte infiammazioni della pelle come piaghe, eczemi e dermatiti.
Inoltre, sempre le foglie aggiunte all’acqua del bagno placano gli stati d’ansia, tonificano il sistema nervoso e riducono l’asma da stress, grazie all’azione dei vapori balsamici.
Per lo stesso motivo possono essere utili i suffumigi con le foglie di salvia, soprattutto in caso di sinusite o di raffreddore ostinato.
Un aspetto interessante della salvia è l’elevatissimo contenuto in Vitamina K, fondamentale per la coagulazione del sangue e per la fissione del calcio sulle ossa, e responsabile delle sue proprietà cicatrizzanti e ricostituenti.
Ai tempi delle grandi epidemie, la salvia era tra le piante più utilizzate per curare peste, lebbra e colera, in quanto panacea per le piaghe e le ferite in suppurazione, ma anche per contenere il contagio.
Pare infatti che i monatti, e tutti coloro che per amore o per forza dovevano stare a contatto con i malati, portassero al collo sacchetti pieni di salvia e lavanda, per purificare l’aria che respiravano.
Inoltre, erano molti i medici che, prestando servizio sui campi di battaglia, utilizzavano la salvia per la disinfezione e la cicatrizzazione delle ferite da arma bianca o da fuoco, specie in mancanza di farmaci migliori o semplicemente di Achillea Millefoglie, dalle proprietà ugualmente cicatrizzanti ma assai più difficile da reperire e, soprattutto, da riconoscere in caso di urgenza.
Grazie alla massiccia presenza di vitamina C e vitamina B1 la salvia ha anche effetti ricostituenti, mentre la discreta percentuale di sostanze estrogene le ha fatto attribuire persino proprietà afrodisiache.
Tuttavia, a causa della straordinaria concentrazione in sostanze attive, specialmente in Tujone, la salvia deve essere utilizzata con prudenza e senza eccedere nei dosaggi, in quanto questo particolare terpenoide, precedentemente illustrato, ha proprietà neurotossiche e spesso può interferire con la fluidità del sangue, specialmente per chi assume fattori coagulanti (emofilia, porfiria).
Devono prestare particolare attenzione i soggetti nervosi e chi fa uso di farmaci ad azione calmante, ma anche le donne che allattano, perché le sostanze attive della salvia possono passare al bambino, procurandogli disagi di vario tipo come i disturbi del sonno.
Sempre alle donne che allattano la salvia può però essere utile se è necessario sospendere l’allattamento, infatti cataplasmi di foglie bagnate applicate sulle mammelle possono frenare il flusso latteo, evitando così il rischio di stagnazioni e mastiti.
Ad oggi la salvia viene coltivata su scala industriale perché essendo una pianta molto resistente può essere trattata anche con apparecchiature meccaniche senza che il prodotto finale ne risenta.
Viene utilizzata per la preparazione dell’olio essenziale, molto apprezzato in cosmesi e in profumeria soprattutto come fissatore di profumi.
Può anche essere impiegato per uso farmacologico, per tutti gli impieghi già descritti, ma solo su prescrizione medica, perché le sostanze attive vi si trovano estremamente concentrate.
Nell’ambito privato, la salvia viene spesso coltivata negli orti o sui balconi ed è molto usata in cucina per insaporire minestre, carni, pesci e verdure, tanto più che le sue sostanze attive non si alterano in cottura, e quindi il consumo gastronomico può apportare alla salute tutti i benefici precedentemente illustrati.
Più delicata del rosmarino, non sopporta il freddo eccessivo, quindi in inverno andrebbe protetta.
Non è raro trovarla nei boschi, in crescita spontanea, ed è quasi impossibile da confondere con altre piante potenzialmente tossiche.
Presso i romani la salvia era sacra e poteva essere raccolta solo con un rituale ben preciso, in tunica bianca e con i piedi scalzi e perfettamente puliti, utilizzando un falcetto d’argento.
Una simpatica tradizione infine vuole che salvia, lavanda e rosmarino siano parenti stretti – appartengono tutti alla famiglia delle Labiate – e che gradiscano la reciproca compagnia, quindi è uso piantarli o seminarli vicini, perché pare che crescano meglio.
Un ultimo appunto, giusto per ridere un po’…
La salvia, oltre che con i suoi due cugini, condivide buona parte delle sue sostanze attive con una pianticella molto particolare, ovvero la Marjuana.
Sebbene si sia arrivati solo di recente a discutere degli usi potenzialmente farmacologici di questa droga vegetale, pare che già da anni gli spacciatori “disonesti” effettuino i tagli più innocui alle dosi di Marjuana proprio con…la salvia!
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Una delle prime testimonianze accertate sull’uso di questa specie arbustiva da parte dell’uomo è stata ritrovata in una tomba egiziana, dove un rametto di rosmarino, quasi perfettamente conservato, era custodito in un pregiato cofanetto in marmo ed avorio, accanto alla mummia
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Lo zinco è, dopo il ferro, uno dei componenti essenziali del nostro organismo, di conseguenza non è considerato in presenza percentuale ma come un vero e proprio “mattone” fisso del corpo umano.
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Per quanto di solito si citino minerali più famosi, parlando di crescita, come ferro e calcio, in realtà un ruolo importantissimo è svolto anche da un minerale che spesso per molti resta uno sconosciuto.
Lo iodio. -
Spesso si sente parlare del potassio, tuttavia raramente si sa a che cosa serva.
Pur non essendo tra i minerali più abbondanti nel nostro organismo (il 5% sul totale), il potassio è indispensabile alla nostra buona salute.